Coronavirus. Lanciano. A San Vito e al 'Renzetti' assembramenti per i vaccini: la protesta di Pupillo
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"La misura è colma: ricevo da giorni decine di segnalazioni sull'inadeguatezza dei locali del poliambultorio di San Vito (Ch) e di quelli dell'ospedale "Renzetti" destinati alla vaccinazione degli over 80 e delle categorie fragili".

Ieri una signora, paziente fragile, mi ha telefonato incredula per riferirmi la situazione che si è trovata davanti nel laboratorio analisi del "Renzetti": promiscuità inaccettabile, con ingresso e uscita non separati, gente nel corridoio in piedi per la fila con ovvi assembramenti, mancanza degli spazi per l'attesa post vaccino: insomma, una modalità indegna di un Paese civile! Le foto scattate parlano da sole".

Protesta, anche sui social, il sindaco di Lanciano (Ch), Mario Pupillo. "Ho subito chiesto conto al direttore generale della Asl 02, Thomas Schael, e al direttore sanitario, Angelo Muraglia, di questa indecenza: di come sia possibile che accadono simili disservizi in una fase così importante e attesa come quella delle vaccinazioni. Attendiamo impazienti che la Asl comunichi alle numerose famiglie che hanno un anziano in casa immobilizzato a letto o comunque impossibilitato a raggiungere il centro vaccinale come e soprattutto quando intende procedere alla somministrazione del vaccino a questa categoria di persone così esposta alle conseguenze più gravi del Covid19". 

"Chiediamo con forza - prosegue Pupillo - che tutte le attività vaccinali del distretto sanitario di Lanciano vengano immediatamente trasferite nella struttura del Palamasciangelo, che abbiamo messo a disposizione da più di una settimana, gratuitamente e accollandoci tutti gli oneri del caso. Abbiamo mostrato la più totale collaborazione e disponibilità, sappiamo che non è un passaggio semplice ma è inaccettabile che si spendano soldi pubblici per riaprire un locale chiuso da anni a San Vito e si mettano cittadini in una situazione di promiscuità nel laboratorio analisi del Renzetti, entrambi spazi inadeguati ad accogliere le tantissime persone che dovremo vaccinare senza sosta per mesi. Agire con questa modalità e non riuscire ad organizzare secondo le regole basilari della sanità un percorso adeguato di vaccinazione degno di una Asl moderna ed efficiente, è una situazione che mi indigna profondamente: i cittadini meritano rispetto, così come lo meritano gli operatori sanitari, che ringraziamo per l'impegno, costretti a lavorare in queste condizioni di disagio e pericolo".  07 aprile 2021

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