Seconda guerra mondiale: a Tornareccio la Medaglia di bronzo al Merito civile
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Medaglia di bronzo al Merito civile a Tornareccio (Ch). E' stata conferita, 79 anni dopo, dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, su proposta del ministero dell’Interno.

La speciale onorificenza viene attribuita "persone, enti e corpi che si siano prodigati, con eccezionale senso di abnegazione, nell'alleviare le altrui sofferenze o, comunque, nel soccorrere chi si trovi in stato di bisogno".

Recita la motivazione ufficiale: "Dopo l’8 settembre 1943 venne occupato dalle truppe tedesche, con l’ordine di procedere al rastrellamento di tutti gli uomini, alcuni dei quali furono inviati in campi di lavoro in Germania. Subì violenti mitragliamenti dai cacciabombardieri inglesi e la popolazione fu costretta, a seguito dell’ordine di evacuazione tedesco, a lasciare in poche ore le case, mentre l’intero paese fu fatto saltare in aria. La popolazione tutta, nonostante le violenze e le perdite subite, seppe reagire con ammirevole esempio di spirito di sacrificio e di amor patrio. Settembre/Novembre 1943 - Tornareccio (Ch)". Con questa scelta si è voluto, quindi, "rendere onore al coraggio e alla dignità che i cittadini hanno mantenuto durante la Seconda Guerra mondiale, in particolare durante la terribile e distruttiva occupazione nazista".

La cerimonia ufficiale di consegna è in programma per mercoledì prossimo, 30 marzo. Al mattino protagoniste saranno le scuole: alle  11 nella sala polifunzionale "Remo Gaspari" si svolgerà l’incontro "Tornareccio, la guerra, lo sfollamento raccontati agli studenti". Nel pomeriggio, dalle 16.30, le celebrazioni: al monumento ai Caduti picchetto d’onore con le autorità militari e civili. Alle 17 in municipio il conferimento della Medaglia. Sarà presente il prefetto di Chieti, Armando Forgione. A seguire, le testimonianze dei tornarecciani che vissero quei tremendi giorni e la scopertura della lapide. Alle 18 nella chiesa parrocchiale di Santa Vittoria la messa in suffragio delle vittime e dei caduti di tutte le guerre. A seguire la proiezione del video “Tornareccio c’è ancora", con gli ultimi sei sindaci che si sono succeduti alla guida del paese - Elio Monaco, Nicola Berardi, Luigi Iacovanelli, Nicola Pallante, Remo Fioriti e Nicola Iannone -, e con l’attore Milo Vallone, che interpreta l’articolo “Tornareccio non c’è più” (in allegato in basso), pubblicato su "Il Corriere di Roma" del 17 settembre del 1944 dalla straordinaria giornalista Alba De Cespedes , testimone oculare dello sfollamento su Monte Pallano.

"Questo riconoscimento – afferma Nicola Iannone, sindaco di Tornareccio – rende onore dopo ai nostri nonni e ai nostri padri, che con umiltà e tenacia sopportarono l’umiliazione di un’occupazione feroce da parte dei nazisti in ritirata, caratterizzata da numerosi episodi di violenza e prevaricazione, e poi culminata con il tentativo di distruzione del paese, per fortuna avvenuto solo in parte. Quel dolore, quel sacrificio, quella forza, quell’amore sono stati la base per ricostruire una comunità oggi, che vuole rendere onore alla sua storia e a chi ha lottato per la libertà. In questa singolare circostanza l’amministrazione comunale intende rendere omaggio anche a Franco Daniele, di Tornareccio che, nonostante abbia passato gran parte della propria esistenza, per ragioni di lavoro, lontano dal paese, non ha mai fatto venir meno il suo attaccamento ed affetto per la terra natale. E' lui - evidenzia Iannone - che ha saputo raccogliere informazioni da Archivi di Stato e da testimonianze per raccontare gli ultimi cento anni di storia di Tornareccio nella pubblicazione del libro "Tornareccio, Tornacicore". I dati e le notizie contenuti nel volume sono stati preziosi". 21 mar. 2022

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