'Ci vediamo alle tre cabine a Lanciano?' Non più!
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Si apprestano a scomparire le cabine telefoniche dal centro cittadino e, tra esse, le famose le “tre cabine” poste all'inizio di Viale delle Rose a Lanciano (Ch).

Un cartello affisso sulle vetrate, recita perentoriamente che dal prossimo 14 agosto 2023 si provvederà alla rimozione della postazione. Forse a tanti giovani potrà sembrare un fatto di poco conto, ma per chi ha vissuto la generazione pre-social rappresenta un colpo al cuore.

Punto di aggregazione e appuntamento, "Ci vediamo alle 3 cabine" è stata forse la frase più pronunciata da intere generazioni di oramai ex ragazzi e ragazze che ne facevano un sicuro punto di ritrovo. Venivano usate sopratutto per telefonare, ripararsi da un improvviso temporale, darsi un bacio con la propria fidanzata ed era il posto dove affiggere manifestini con offerte di ripetizioni scolastiche. In Italia la prima cabina telefonica pubblica è stata istallata a Piazza San Babila a Milano il 10 febbraio 1952, prima si poteva chiamare solo attraverso gli apparecchi posti nei bar e nei posti pubblici.

Molti potranno ricordare le prime cabine chiuse con le doppie porte a molla dove era facile restare incastrati, e nel loro interno, altre all'apparecchio a gettone si poteva trovare, in rari casi, l'elenco telefonico e un piccolo sedile da usare per chiamate lunghe, salvo poi sentire picchiare sul vetro quando la comunicazione si era fatta davvero troppo lunga. Nel corso degli anni sono cambiate seguendo l'innovazione tecnologica, come non menzionare le famigerate carte prepagate, oggetto anche di un florido mercato di collezionismo. Con l'avvento dei cellulari l'importanza di avere le cabine telefoniche è diminuita.

Si calcola che oggi da ogni postazione partano meno di 118 chiamate l'anno. Per questo motivo il garante per le Comunicazioni ha concesso l'autorizzazione allo smantellamento delle cabine a patto che ci sia una copertura adeguata, nella zona interessata, almeno da parte di un operatore di telefonia mobile. Per adesso resteranno solo all'interno degli ospedali, nelle case circondariali e in alcune caserme. Le altre saranno progressivamente eliminate al ritmo di 30mila l'anno e si calcola che nell'arco di 4-5 anni si possa procedere alla rimozione di tutte le cabine presenti sul territorio nazionale. 17 lug 2023

URANIO UCCI

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