Crisi idrica: la Regione chiederà al Governo lo stato di emergenza. Situazione peggiore nel Chietino

Il riconoscimento dello "stato di emergenza" da parte del Governo per la situazione di grave crisi idrica che, in queste settimane, sta attabagliando l'Abruzzo ed in particolare la provincia di Chieti.

È l’obiettivo prioritario sul quale - spiega un comunicato - la Regione, supportata dall’Agenzia regionale di protezione civile, sta lavorando, dopo la riunione di ieri della Cabina di regia permanente per l’emergenza idrica in Abruzzo, presieduta dal vicepresidente ed assessore con delega Sistema idrico e Agricoltura, Emanuele Imprudente, alla presenza anche dell’assessore alle Attività produttive, Tiziana Magnacca. Tavolo al quale hanno preso parte anche tutti gli enti gestori del sistema idrico coinvolti, a partire dall’Ersi, l’ente regionale del servizio idrico.

"E' una necessità, - vinee rimarcato - quella di arrivare alla dichiarazione dello stato di emergenza, visto che i dati sulla carenza di acqua non avevano raggiunto livelli così scarsi dal 2007. Nello specifico, la proposta di dichiarazione di stato di emergenza, non appena verrà completata la fase istruttoria e di raccolta dati, sarà firmata dal presidente della Giunta Marco Marsilio ed inviata a Roma.

Ieri è stato fatto il punto sulle maggiori emergenze esistenti e sono state anche approfondite le misure straordinarie previste dai Piani di emergenza dei gestori. In primo luogo, l’utilizzo di autobotti al servizio delle popolazioni dei comuni dove l’acqua non arriva, la predisposizione di turnazioni nell’erogazione idrica per limitarne il consumo e le riduzioni di portata della risorsa idrica.

Intanto, tra disservizi, siccità e condotte colabrodo, tra le peggiori d'Italia, la situazione si fa disastrosa, dal Teramano al Pescarese al Chietino. 

Problemi gravi a Vasto, San Salvo, Monteodorisio, Cupello, Pollutri, Gissi, San Buono, Lentella, Villalfonsina, Furci e Fresagrandinaria. In alcuni paesi per giorni non si vede un goccio d'acqua. A Roccaspinalveti, il Comune, mette addirittura le docce e i bagni del palazzetto dello sport a disposizione di coloro che hanno i rubinetti a secco. 

La Prefettura di Chieti istituisce una task force per affrontare la questione.

A Pescara, dal 13 agosto, è attivo il Coc (Centro operativo comunale) per far fronte all’emergenza. Una decisione presa dal sindaco Carlo Masci che si lega a doppio filo con l’attivazione del serbatoio posizionato in zona Colli, ma che si pone anche come riferimento per tutti i cittadini che vivono i disagi legati alla mancanza di acqua. 

Anche la provincia di Teramo è in uno stato di severità idrica. E, nel mese di agosto, con l’aumento esponenziale della popolazione soprattutto sulla fascia costiera, crescono le criticità. Finora, grazie agli investimenti sul territorio effettuati dalla Ruzzo Reti, non è stato necessario ricorrere a razionalizzazioni ma solo ad alcune chiusure programmate dei serbatoi nelle ore notturne nei comuni dell’entroterra. Ma è possibile che nei prossimi giorni ci siano abbassamenti di pressione o mancanza d’acqua durante il giorno.  14 ago. 2024

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