Omicidio Casoli. Salma con infezione da Covid: slitta ancora autopsia

Il procuratore di Lanciano (Ch), Mirvana Di Serio, ha conferito, al medico legale Pietro Falco, l'incarico per effettuare l’autopsia sulla salma della donna inglese Michele Faiers, 66 anni, trovata uccisa con sette coltellate nel casolare di Casoli, in località Verratti.

Sulla salma è stata riscontrata un'infezione da Covid, per cui l’esame autoptico si svolgerà all’ospedale di Fermo, quasi certamente la settimana prossima, da cui si aspetta l’autorizzazione.

Per la vicenda è indagato il convivente e connazionale Michael Whitbread, 74 anni, attualmente in stato di fermo in Inghilterra, in custodia nel carcere di Wandsworth.

L’uomo è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dal rapporto di convivenza. In Italia è difeso d’ufficio dall’avvocato Massimiliano Piacentino Sichetti che oggi ha nominato suo consulente medico Viscardo Murri.

Le quattro figlie della vittima, parti lese, sono patrocinate dall’ avvocatessa Nadia Giacomina Germana Tascona di Milano.

Il prossimo 7 dicembre Whitbread comparirà per la seconda volta davanti ai giudici di Londra per decidere la sua scarcerazione o meno. Per la richiesta di estradizione la Corte ha invece fissato al 26 febbraio l’udienza decisionale.

Il cadavere di Michele è stato ritrovato lo scorso primo novembre da un’amica connazionale allarmata dal fatto che non rispondesse al telefono da tre giorni. Il delitto era infatti avvenuto la notte tra il 28 e 29 ottobre e subito dopo il convivente è fuggito in auto in Inghilterra, dove è stato fermato in casa della figlia. L’uomo ha negato l’omicidio e sostenuto di essere tornato per far visita ai familiari e di avere il biglietto di rientro in Italia. 23 nov. 2023

WALTER BERGHELLA 

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