Coronavirus. Ospedale Lanciano. Cinque positivi a Cardiologia/Utic

Cinque casi di Covid-19 nel reparto Cardiologia/Utic dell'ospedale "Renzetti" di Lanciano (Ch).

Il coronavirus torna, quindi, nella divisione cuore, come era successo tra i mesi di marzo e aprile scorsi, quando ci sono stati sanitari e malati contagiati. E poi, tra questi ultimi, anche morti.

L'allarme, di nuovo, è scattato nello scorso week end, quando un degente - precentemente risultato negativo sia al test rapido che al tampone molecolare - all'atto delle dimissioni, sottoposto per la terza volta ad accertamenti, è risultato positivo. Sono scattati i protocolli del caso. L'uomo è stato trasferito a Chieti e, domenica, il reparto è stato sottoposto a sanificazione.

E' stato attuato il tracciamento dei contatti e sono saltati fuori altri quattro infetti, due pazienti e due sanitari. Adesso sono bloccati ricoveri e dimissioni: all'interno sono rimasti solo due malati. 

Proprio sulla sicurezza del "Renzetti" era tornato, nelle scorse ore, il vice presidente della commissione Sanità della Regione, Francesco Taglieri, dei 5Stelle, che, in Consiglio, ha riportato l'attenzione "su quanto sta accadendo nell’ospedale "Renzetti" di Lanciano, che sulla carta dovrebbe essere una struttura Covid free - ha detto - ma che nei fatti sta rischiando di tornare alla stessa situazione di emergenza che si registrava nella primavera scorsa". Con reparti chiusi e decine di positivi, anche tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari. 

Taglieri, nella stessa seduta, a seguito di una interpellanza presentata, ha anche chiesto, all'assessore alla Salute, Nicoletta Verì, lumi su quanto accaduto nell'istituto religoso "Antoniano" di Lanciano, dove si è creato un focolaio. Novantacinque i contagiati: 71 anziani e 24 tra dipendenti e collaboratori e undici decessi tra gli ospiti. "Ma - evidenzia Taglieri - non ho avuto risposte adeguate, a parte un'accurata ricostruzione cronologica degli eventi. Mi sarei invece aspettato di avere, dall'assessore, elementi per capire cosa non è andato per il verso giusto e soprattutto se quanto previsto dalle normative nazionali e regionali è stato messo in campo in modo adeguato e corretto. Vista la situazione difficoltosa e la possibilità che il picco si rialzi, - fa presente il pentastellato - vorremmo sapere se è stato previsto un piano per la collocazione degli anziani. E quali misure sono state adottate per prevenire l’estensione del contagio al di fuori della struttura e, soprattutto, quali misure ha predisposto la Asl sul territorio per fronteggiare un’eventuale crisi sanitaria che dovesse derivare dall’aggravarsi delle condizioni degli ospiti".  02 dic. 2020

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