Coronavirus. In Abruzzo 535 nuovi positivi e 10 morti. 'Terapie intensive al limite della saturazione'

Sono 52.299 i casi di Covid 19 registrati in Abruzzo dall'inizio dell'emergenza.

Rispetto a ieri ci sono 535 nuovi positivi, di età compresa tra 7 mesi e 103 anni. Quelli con età inferiore ai 19 anni sono 83, di cui 6 in provincia dell'Aquila, 30 in provincia di Pescara, 31 in provincia di Chieti e 16 in provincia di Teramo.

Ci sono altri 10 decessi, di cui 2 relativi ai giorni scorsi. I più recenti sono una 73enne di Avezzano, un 67enne radiologo di Atessa, una 90enne e una 63enne dell’Aquila, un 52enne di Ateleta, un 74enne di Chieti, una 83enne di Ripa Teatina, una 93enne di Pescara. 

Sono 37.917 i dimessi/guariti (+628 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi sono 12.720 (-103 rispetto a ieri). Finora sono stati effettuati 721.745 tamponi molecolari (+5.101 rispetto a ieri) e 231.741 test antigenici (+6.372 rispetto a ieri). 

Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 4.6 per cento. 617 pazienti (+22 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 76 (-2 rispetto a ieri con 7 nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 12.027 (-123 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Del totale dei casi positivi, 13.067 sono residenti o domiciliati in provincia dell'Aquila (+48 rispetto a ieri), 12.830 in provincia di Chieti (+172), 13.271 in provincia di Pescara (+160), 12.484 in provincia di Teramo (+100), 413 fuori regione (-1) e 234 (+56) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

La località con più nuovi casi è Pescara, con 64, seguita da Chieti con 33, Montesilvano con 23, Teramo con 20, Città Sant'Angelo con 18, Ateleta, Lanciano, Pianella e Roseto con 15.

"La situazione delle terapie intensive è molto preoccupante e quella di Pescata è molto seria". Lo sottolinea Fabrizio Marzilli, presidente del sindacato degli anestesisti-rianimatori Aaroi-Emac Abruzzo, facendo il punto della situazione. "I contagi nella provincia di Pescara sono drammaticamente aumentati - avverte - e anche se ci sono 18 posti in più in terapia intensiva, il numero dei nuovi casi è preoccupante. Inoltre, non sempre a questi nuovi posti letto segue anche l'incremento degli specialisti, che con grandissimo sacrificio stanno lavorando giorno e notte".

"La situazione delle terapie intensive - rimarca - è al limite della saturazione. Gli alti numeri dei contagi stressano il sistema sanitario e hanno ripercussioni anche sull'attività non Covid, che ha visto una contrazione notevole, soprattutto in ambito chirurgico -. Quello che sta vivendo la regione è acutizzato anche "dalla lunga e grave carenza di anestesisti sul territorio nazionale, ma in particolare in questa regione, per due motivi: i tagli alla sanità che hanno portato al blocco del turnover e il mancato aumento delle borse di specializzazione. Oggi occorre darsi tutti una mano. Sono stati messi in campo bandi per nuove risorse, ma se la situazione dovesse peggiorare occorrerà chiedere medici e infermieri alla Protezione civile".   24 feb. 2021

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