Coronavirus. In Abruzzo 470 positivi e 8 morti. 'Troppa gente in giro. Virus circola veloce ovunque'

Sono 470 i nuovi positivi da Covid-19 in Abruzzo, su 3697 tamponi effettuati, e hanno età compresa tra 2 e 98 anni.

Dei contagiati 183 sono della provincia dell'Aquila, 116 di quella di Chieti, 95 del Pescarese, 100 del Teramano, 17 di fuori regione. Sono stati attribuiti alle quattro province anche 41 casi dei giorni scorsi le cui residenze erano in fase di verifica.  

Attualmente i positivi sono 13.034 (+412): sono i 624 ricoverati, di cui 59 in terapia intensiva, e 12.410 in isolamento domiciliare.

Sono 8 i deceduti e sono di Avezzano, Pescara, due di Civitella Roveto, uno di Pacentro, uno di Teramo, Villalago e Tornimparte. Sono 5.469 finora i guariti. Le città più colpite dal coronavirus nelle ultime ore sono L'Aquila, 53 casi; Pescara, 36; Montesilvano, 22; Silvi, 17; Martinsicuro, 14; Avezzano, 15; Francavilla al Mare, 12; Ortona, 13; Teramo, 10.

"Dispiace vedere tanta gente in giro. Rinnovo l'appello ai cittadini a rimanere in casa il più possibile e ad uscire solo per reali necessità", lo afferma il referente regionale per le emergenze, Alberto Albani, a capo della task force sul coronavirus, ricordando che nel Dpcm in vigore è fortemente raccomandato di non spostarsi salvo che per esigenze lavorative, per motivi di salute e per situazioni di necessità. Come già avvenuto negli ultimi weekend, infatti, c'erano tanti in giro, da Pescara a L'Aquila. Inevitabili gli assembramenti, soprattutto tra i più giovani. In tutta la regione sono stati intensificati i controlli da parte delle forze dell'ordine. A Pescara, nelle zone più a rischio, il divieto di assembramenti viene ricordato con l'utilizzo degli altoparlanti.

"I dati - prosegue Albani - descrivono un aumento importante e continuo: il virus sta circolando su tutto il territorio regionale in modo significativo. Preoccupano, in particolare, l'Aquilano e il Teramano, ma gli ultimi indicatori ci dicono che anche il Pescarese sta risalendo. C'è una forte pressione sugli ospedali, - sottolinea - che cominciano ad avere problemi, non seri, ma siamo in una situazione di criticità: i numeri sono elevati in tutti i presidi. Proprio per questo rinnovo l'invito ai cittadini affinché si rechino in Pronto soccorso solo per problemi importanti ed urgenti".  15 nov. 2020

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