Lanciano. 'Giunta Paolini zero assoluto': così l'opposizione giudica il governo della città
GUARDA LE FOTO

“Vogliamo il verde non il cemento”, dicono in coro alcuni residenti di via del Verde a Lanciano (Ch), nei pressi dell’area destinata alla realizzazione di venti parcheggi, che non vogliono. Vogliono invece che resti in parchetto. E sfidando il sole cocente partecipano alla conferenza stampa tenuta dai consiglieri di opposizione, Leo Marongiu, Rita Aruffo, Marusca Miscia, Lorenzo Galati, Giacinto Verna, Piero Cotellessa, Davide Caporale Sergio Furia. Mancava Dora Bendotti perché fuori città.

“Non è un caso la scelta di questo luogo – ha puntualizzato Aruffo – un’area verde che si vuole cancellare e cementificare per ricavarne inesistenti vantaggi in tema di traffico. Questa situazione è emblematica e la dice lunga su un’azione che certo non si inserisce nella protezione del territorio, che è invece sempre più importante”. Un luogo simbolo dunque per sottolineare, anche con uno striscione, lo “Zero assoluto dell’amministrazione Paolini”, sindaco al terzo mandato.

“Dopo 35 mesi, niente di quanto promesso in campagna elettorale è stato fatto, specie in tema di tasse, sicurezza e ruolo di Lanciano. E’ una città sempre più isolata, basti pensare all’esclusione dal comitato ristretto dei sindaci - ha evidenziato Marongiu soffermandosi su quello che ritiene l’argomento degli argomenti, ovvero la sanità – : solo grazie alle iniziative del coordinamento "Uniti per la salute" siamo riusciti ad ottenere alcune risposte e sollecitare interventi da parte del sindaco che rispetto ai grandi problemi del Renzetti, dell’hospice, alle interminabili liste di attesa, alla questione della Rianimazione (ieri sono iniziati i lavori), ai farmaci introvabili, è sempre stato accondiscendente una sorta di “ventriloquo di Schael” senza mai difendere e affermare davvero i diritti della comunità”.  

Sulla sicurezza la parola è passata a chi ha subito proprio qualche giorno un furto in appartamento, la capogruppo del Pd, Marusca Miscia: “Hanno promesso una città zero furti, zero rapine, più sicura sapendo bene di far leva sulle paure della gente e guadagnare qualche voto, ma così non è: la percezione di sicurezza è peggiorata e le azioni criminose sono sempre più frequenti. Mi sono resa conto di quanto le persone siano rassegnate e non è certo una bella sensazione. E’ una città spenta sotto molti profili: dall’illuminazione alla cultura. Dopo i ripetuti annunci e pure con un finanziamento progettuale slitta la candidatura per Capitale della cultura e non si vedono opere e iniziative in vista del Giubileo 2025”.

Smentite le promesse elettorali anche in merito a un abbattimento della Tari “che invece aumenta per la terza volta – ha rimarcato Piero Cotellessa – del 9 per cento. In tre anni c’è stato  un aumento di circa 1 milione di euro. Aumento che riteniamo iniquo poiché si abbatte soprattutto sulle famiglie delle contrade e su alcune tipologie commerciali. Noi avevamo cercato di tenere la Tari sempre bassa. Inoltre la discarica di Cerratina è in corso di ampliamento e nessuna parola da chi, quattro anni fa sbatteva i pugni in Consiglio comunale parlando di “pattumiera d’Abruzzo” ".

E l’ex assessore ai Lavori pubblici, Giacinto Verna, ha puntato l’indice sui mancati finanziamenti per le manutenzioni straordinarie delle scuole. “Dall’agenda della giunta Paolini è scomparsa la messa in sicurezza dell’edilizia scolastica e si sta sottovalutando il tema del dissesto idrogeologico. Le opere pubbliche non sono state ancora terminate dopo tre anni e si rischia addirittura di dover restituire i finanziamenti ottenuti da noi di circa tre milioni di euro per i nidi di viale Marconi e Marcianese”.  E non potevano non menzionare la condizione in cui versano il mercato coperto, l’area del Diocleziano, lo stadio Biondi.

“Nessuna risposta in merito ai video elettorali del 2021 – ha commentato Lorenzo Galati – non c’è traccia di investimenti sul mercato coperto e dopo tre anni al Diocleziano ci si accorge che è necessario almeno sfalciare l’erba dimenticando gli altri problemi che affliggono quell’area, primo fra tutto il dissesto idrogeologico e sul Biondi l’agibilità è ancora lontana nonostante alcuni fondi spesi e nulla si sa in merito alla proposta di riconversione del tracciato ferroviario in pista ciclopedonale”. E sulla cessione della Sangritana c’è un centrodestra piuttosto confuso.

 “Mentre Paolini avalla e sostiene il progetto, l’assessore Graziella Di Campli e la Lega sono contrari – tiene a precisare Davide Caporale – e se a questo si aggiunge che il centrodestra non ha votato l’ingresso di Paolini nel comitato ristretto dei sindaci si comprende come la coalizione non sia unita come vogliono far apparire e Lanciano non gode certo di considerazione da parte dei partiti che sostengono l’attuale maggioranza consiliare”.

Tutti concordi nel volere una città più sostenibile, più libera dalle auto “aperta alle persone, se il commercio in centro sta morendo non possiamo insistere con ricette di 30 anni fa ma provare a rivoluzionare le idea di città, tenendo anche presenti esempi virtuosi”.

E parlando di cittadini e viabilità Sergio Furia ha ricordato che forse sarebbe anche il caso di “ridipingere le strisce pedonali per renderle finalmente visibili”, un’azione che non dovrebbe comportare grossi problemi e che rappresenta un segnale importante di attenzione e cura. In effetti anche le strisce pedonali sono in tanti punti difficili da individuare. 06 ago. 2024

PINA DE FELICE

@RIPRODUZIONE VIETATA

Foto e video ANDREA FRANCO COLACIOPPO

totale visualizzazioni: 907

Condividi l'Articolo