La nuova Giunta di Lanciano (Ch) è nata: domani il debutto, con la presentazione ufficiale dei componenti dell'esecutivo, fatto di new entry e... vecchie glorie.
Dieci giorni di trattative, di spostamenti fra incarichi, desideri e pretese (legittime) nelle caselle degli assessori. Competenze, professionalità e… i giochi della politica. Dopo le processioni di rito in Comune dei partiti politici e delle liste civiche il sindaco Filippo Paolini ha tirato dritto senza lasciarsi logorare di settimana in settimana, anche perché c’è da fare tanto in questi ultimi due mesi dell’anno.
Dopo la coalizione contano i partiti. E contato soprattutto i numeri. Di lista e di preferenze. Così, alla Lega, primo partito in città, sono andati due assessorati: Bilancio e Finanze con Cultura, Sport e Turismo (Danilo Ranieri) e Politiche sociali e giovanili (Cinzia Amoroso). Allo stesso Ranieri anche la carica di vicesindaco. Sono assessorati di peso. E' vero che Bilancio e Finanze è “l’assessorato delle tasse” ma è anchequello che dà le “carte sul tavolo” degli altri assessorati o, col detto popolare, “senza soldi non si canta la messa…”. Non da meno per risorse pubbliche sono le Politiche sociali di Amoroso, gestite per dieci anni da Dora Bendotti.
Il fedele amico di Paolini, Angelo Palmieri (Alleanza con Paolini), è stato destinato agli Affari Generali, Risorse Umane, Istruzione, Partecipazione e Trasparenza quando da tutti fino all’ultimo veniva dato all’assessorato andato alla Amoroso. E' un assessorato di raccordo con la macchina amministrativa. Solo un uomo fidatissimo come Palmieri poteva prendere l’incarico.
Il delicato settore del Commercio, Agricoltura e Tutela degli Animali è appannaggio della debuttante Maria Ida Troilo (Forza Italia-Udc- Autonomie Partite Iva) che, scavalcando Eugenio Caporrella nelle preferenze, dovrà ricentrare il commercio in città, ascoltare le proposte deegli esercenti e pianificare progetti e idee per rivitalizzare un settore in sofferenza.
Pesantissimo l’assessorato che prende Fratelli d’Italia con Paolo Bomba. Chiedeva due assessorati al pari della Lega, ne prende uno solo ma che è la chiave di sviluppo della città: Assetto del Territorio (ergo, Lavori Pubblici), Mobilità e Traffico. Naturale la destinazione di Bomba a questo assessorato (scavalcando così l’avversaria politica di coalizione Tonia Paolucci data per vincente su questo assessorato); per l’ex vicesindaco della passata Giunta Paolini si tratta di una rivincita sulla Giunta Pupillo e il suo vero avversario politico, quel Pasquale Sasso (Pd) che non è rientrato neanche in Consiglio comunale dopo 10 anni ininterrotti di assessore (e una vita politica dentro il Palazzo di città…). Per Bomba la “gatta da pelare” è il traffico: dovrà inventarsi un nuovo modo di vivere e spostarsi in città viste le continue e quotidiane lamentele del centrodestra sull’idea di mobilità della passata amministrazione. Vedremo quel che sarà, tanto per citare, la Ztl e la pista ciclabile di Via del Mare.
Graziella Di Campli (Lanciano che verrà), che ha già in passato fatto parte della corte di Paolini, era data fino a ieri presidente del Consiglio comunale. Bye bye, ha salutato tutti sull’ipotesi delle ultime ore e siederà invece in Giunta con l’assessorato all’Urbanistica, Patrimonio e Politiche della Casa. A lei il compito di disegnare urbanisticamente, con il suo staff, davvero la “Lanciano che verrà”…
Vincitrice come donna con il maggior numero di preferenze, Tonia Paolucci (Libertà in Azione) di deleghe ne ha a iosa: Transizione Ecologica, Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilenza), Innovazione Tecnologica e Sistemi Informativi, Digitalizzazione, Sicurezza, Decoro Urbano, Contrade. Che poi sono i “cavalli di battaglia” della sua campagna elettorale. La sicurezza soprattutto, su cui, dall'opposizione, si è battuta. Soprattutto, visti gli anni che ci attendono, il peso strategico è il Pnrr, con fondi a palate che, se giocate le carte ad hoc, potranno arrivare dall'Europa. Paolini ha già assicurato personale e professionisti con uno staff ad hoc perché la partita è fondamentale.
La lista “Nuova Lanciano”, invece, nonostante il consigliere eletto Donato Torosantucci, è rimasta con il cerino in mano. Zero assessorati. Ma la politica provvederà successivamente, mediante le “stanze di compensazione”, a dare il giusto valore anche ad essa che ha contribuito al successo, in questa ultima tornata elettorale, del centrodestra.
In ballo ci sono ancora gli incarichi extra consiliari, nella partecipate del Comune, quali Fiera e Farmacie comunali. E la lotta è feroce.
Alessandro Di Matteo
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Foto Andrea Franco Colacioppo