Nessuna riduzione, né dell'Imu né della Tari (Tassa sui rifiuti) a Lanciano (Ch): saranno applicate le tariffa già vigenti. Lo ha deciso l'altra sera il Consiglio comunale, in particolare la maggioranza del sindaco Pupillo.
Critiche le opposizioni secondo le quali per il lockdown e il difficile periodo in atto, avrebbero dovuto esserci degli sconti dato che - ha ribadito Tonia Paolucci, di Libertà in azione - "già lo scorso anno abbiamo contestato le attuali tariffe, ritendole alte". Sulla stessa scia Gabriele Di Bucchianico, di Fratelli d'Italia, che ha parlato di "crisi economica durissima, la peggiore dal dopoguerra". Di qui la necessità di andare incontro alle famiglie e alla imprese. Ma secondo l'amministrazione "le tariffe applicate sono tra le più basse d'Abruzzo". E allora nulla.
La Lega, rappresentata dal consigliere Di Naccio, ha invece insitito sul taglio dell'Imu, anche questa proposta bocciata. "Per l’ennesima volta – attacca Fausto Memmo, coordinatore cittadino del partito – proponiamo un’azione a sostegno dei cittadini e non veniamo ascoltati. Ci riferiamo alla riduzione del 20% su aliquote e tariffe comunali prevista dal decreto Rilancio del Governo e contenuta nell’emendamento del leghista Massimo Garavaglia. La norma rimanda l’applicazione della misura ai singoli Comuni che hanno la possibilità di scegliere se adottarla o meno. Abbiamo un’amministrazione che si ostina ad ignorare i bisogni della collettività – aggiunge Memmo – d’altra parte ci sono debiti fuori bilancio da risanare".
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