E' il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, il nuovo presidente dell'Anci Abruzzo. E' stato eletto questa sera. Prende il posto di Gianguido D'Alberto, sindaco di Teramo. 

"Da un lato, - afferma il senatore e coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, Etelwardo Sigismondi, dopo la nomina avvenuta a Città Sant'Angelo (Pe) - rappresenta un importante riconoscimento al lavoro che Biondi ha portato avanti come amministratore locale, dall'altro è chiaro tributo alla città tutta dell'Aquila, il nostro capoluogo di regione, straordinario esempio di resilienza e dinamismo. Questa città ha saputo rialzarsi con forza e determinazione dal dramma del sisma, proiettandosi negli anni verso il futuro, tanto da essere da ultimo designata Capitale Italiana della Cultura 2026. All'amico Pierluigi Biondi e a tutti i neoeletti voglio rivolgere i miei più sentiti auguri di buon lavoro". 

“L’elezione di Biondi ci riempie di soddisfazione. E' la conferma del grande lavoro che, con il prezioso e determinante contributo della Lega, sta portando avanti nel capoluogo di regione. Siamo certi che rappresenterà al meglio le istanze dei nostri territori, interpretando con tenacia, competenza e dedizione il nuovo ruolo che è chiamato a ricoprire. Biondi è anche il primo presidente di centrodestra dell'Anci nella storia della regione. A lui i nostri complimenti". Così il segretario regionale della Lega, Luigi D'Eramo; il vice presidente della Giunta regionale Emanuele Imprudente e i consiglieri regionali della Lega, Vincenzo D'Incecco e Carla Mannetti.

"Vittoria di Biondi e del centrodestra, - continuano - ma anche grande risultato per la Lega e i suoi sindaci. Il primo cittadino di Silvi, Andrea Scordella è stato confermato in queste elezioni membro del direttivo regionale Anci, mentre il sindaco di Gamberale e segretario provinciale della Lega Chieti, Maurizio Bucci è stato nominato componente permanente nel Consiglio nazionale. Il sindaco di Farindola, Luca Labricciosa, entra invece a far parte del Collegio regionale dei Revisori. Inoltre, la Lega ha eletto ben tre delegati al congresso nazionale. Si tratta di Scordella, del sindaco di Fagnano Alto, Francesco D'Amore e del sindaco di Villa Santa Maria, Pino Finamore".

Critico invece il Pd, con il segretario regionale Daniele Marinelli e con quello provinciale di Chieti, Leo Marongiu, che in una nota evidenzia che "si è consumata una pagina nera per le istituzioni abruzzesi. La destra ha voluto occupare l'Anci con una forzatura grave e senza precedenti, imponendo una delle proprie personalità più caratterizzate politicamente, Pierluigi Biondi. Il sindaco dell'Aquila è responsabile nazionale degli enti locali di Fdi, il principale partito di governo: la sua è una incompatibilità di fatto con la guida di un'associazione che dovrebbe soltanto occuparsi di fare l'interesse dei sindaci. Cosa farà da presidente dell’Anci se dovesse esserci un conflitto col Governo nazionale? Difenderà i sindaci abruzzesi da se stesso? Oppure tenterà di piegarli alla volontà della Meloni? Come Partito Democratico e centrosinistra abbiamo più volte segnalato la nostra indisponibilità nei confronti di questa scelta e tentato, fino all'ultimo secondo, di evitare questo strappo senza precedenti, manifestando una piena disponibilità anche a prendere in considerazione un'altra candidatura di area di centrodestra, senza pregiudiziali ideologiche. E' stato opposto un rifiuto categorico. O Biondi o morte. Come se la posta in gioco fosse per l'ennesima volta una logica di potere e non la guida di un'istituzione che avrebbe bisogno di equilibrio e condivisione".

"E' l'ennesima dimostrazione dell'irresponsabilità di questa destra, incapace di discutere e di condividere. Loro non conoscono la logica del governo ma solo quella del comando. Ringraziamo il presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, per aver garantito, nonostante i problemi di salute che ne hanno anche impedito la partecipazione all'assemblea, una battaglia di dignità in difesa di un'istituzione che la destra ha voluto delegittimare e massacrare a colpi di accetta, costringendo i sindaci a una conta sbagliata e indecorosa. Tutto il centrosinistra lo considera un grande e preziosissimo punto di riferimento. Probabilmente oggi è stata certificata una prevalenza di sindaci di centrodestra in Abruzzo, un dato peraltro già noto che non rappresenta alcuna vittoria politica, con un risultato molto condizionato dal fatto che molti amministratori di centrosinistra, in questo clima avvelenato, hanno scelto di astenersi e non partecipare al voto. Ma soprattutto si è consumata la spaccatura dell'Anci, una sconfitta politica e istituzionale grave, di cui la destra porta tutta intera la responsabilità. L'Abruzzo è l'unica regione del Paese in cui si è consumato questo strappo. Il 40% dei sindaci abruzzesi, tra voti contrari e astenuti, non ha votato per Biondi. Molte sindache e sindaci dovranno cercare altri luoghi per far pesare la loro voce". 19 ott. 2024

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