La drammatica condizione del popolo palestinese emerge con forza dai video che mostrano distruzione, macerie e morte e le file chilometriche di camion, con aiuti umanitari, bloccati.
E’ un racconto appassionato e doloroso quello fatto dal deputato del Pd Arturo Scotto che ha scelto anche il contributo di immagini per testimoniare quanto sta accadendo, il suo è l’intervento di chi ha fatto da poco ritorno da Rafah e ha potuto vedere direttamente, senza filtri e intermediari, una situazione tragica. Scotto ha incontrato, nella sede del Pd di Lanciano (Ch), iscritti, simpatizzanti e persone che vogliono saperne di più su questa antica e complessa questione. Dopo il saluto della segretaria cittadina Rosetta Madonna che ha scelto le parole di Papa Francesco che invitano a lavorare per la pace e il breve intervento di Daniele Marinelli, segretario regionale, si è entrati nel vivo dell’incontro.
“La brutalità dell’attentato del 7 Ottobre scorso ha riportato all’attenzione del mondo la questione mai risolta di Israele e Palestina, che però non inizia il 7 ottobre ma ha radici molto più profonde” ha detto Scotto che lo scorso dicembre ha incontrato ministri amministratori, intellettuali. “Sono quasi 34 mila i civili morti e 70 mila i feriti, come è possibile che possa accadere tutto questo nel silenzio della comunità internazionale che non riesce a imporre di fermare il fuoco? La situazione dopo sei mesi è diventata insostenibile non solo per il numero dei morti ma per il rischio epidemie. Mancano acqua potabile, medicinali e le condizioni igienico sanitarie sono inesistenti, c’è il rischio concreto di un’epidemia di colera. Occorre sbloccare il fermo dei camion e far arrivare gli aiuti umanitari se si vuole cercare almeno di contenere i pesanti problemi epidemiologici. Purtroppo nella storia dell’umanità più delle bombe uccidono le malattie”. Per Scotto e per quanti sono stati in quelle terre martoriate se non ci sarà un “cessate il fuoco” i morti saranno più di 85 mila solo per malattia. Intanto ogni giorno tg e giornali cercano di fare il punto su una tragedia che sembra non trovare una fine, nonostante le Nazioni Unite siano riuscite a votare lo stop alle armi, il Governo Netaniau continua a far finta di niente.
L’esponente del Pd ha tenuto a ribadire come il popolo palestinese non va confuso con Amas, così come quello israeliano non rappresenta le scelte di un governo che continua a essere cieco e sordo. “La politica ha fatto obiezione di coscienza – ha aggiunto Scotto - e quando accade questo parlano purtroppo i signori della guerra, serve invece un’azione energica, serve che le armi a Israele non arrivino e che si riapra una prospettiva possibile per la pace e per la sicurezza di Israele e per il riconoscimento dello Stato della Palestina. Il Governo italiano non sta muovendo un dito per dare davvero il via a un processo di pace. Come partito democratico abbiamo presentato una mozione che è passata solo relativamente al punto sul “cessare il fuoco” siamo convinti che l’Italia debba lavorare per la pace, perché il rischio è che un nuovo ordine mondiale non lo scriva la politica ma la guerra.”
Il racconto di Scotto è stato ascoltato con attenzione, ci sono state domande e interventi interessanti. L’incontro si inserisce nell’ambito di un percorso più partecipato che il Pd di Lanciano ha scelto di intraprendere. “La sede di via Piave sarà aperta ogni giovedì dalle 18 alle 20 – ha puntualizzato la segretaria Rosetta Madonna – l’obiettivo è quello di favorire una partecipazione maggiore, di dare l’opportunità di discutere e confrontarci su argomenti del territorio e nazionali. Sono contenta della numerosa presenza all’incontro con l’on. Scotto, cercheremo di organizzare anche altri momenti di riflessione e di confronto, con l’augurio che questo luogo diventi un luogo vivo, aperto, inclusivo. Questo è solo il primo passo di un cammino che auspico costruttivo, serio e credibile”. 19 apr. 2024
PINA DE FELICE
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