Si va alle urne, dopo una insolita campagna elettorale, svolta in piena estate
I seggi si apriranno domani mattina, 25 settembre, alle 7 e si chiuderanno alle 23, ora in cui prenderà il via lo scrutinio. Questo voto cambierà l’assetto del Parlamento, il primo dopo la riforma costituzionale che ha portato al taglio dei parlamentari. Abruzzo è tra le regioni più colpite, potendo ambire nell’ipotesi migliore ad appena 13 rappresentanti, 8 in meno rispetto a quelli attuali. Sono 148 quelli scesi in campo in Abruzzo.
Tra le candidature che hanno fatto rumore c’è sicuramente quella della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in lizza nel collegio uninominale L’Aquila-Teramo. La sua elezione è considerata scontata.
Da lunedì prossimo, a seconda dei risultati, potrebbe esserci anche un rimpasto in Regione, tanto in Consiglio quanto in Giunta: molti candidati in posizioni eleggibili infatti siedono sugli scranni della maggioranza.
Sono chiamati a votare in Abruzzo 1.214.984 cittadini, 619.921 donne e 595.063 uomini. In base all’ultima rilevazione del ministero dell’Interno, aggiornata al 30 giugno scorso, sono 381.399 gli elettori in provincia di Chieti, 288.026 nel Pescarese, 274.448 nel territorio del Teramano e 271.111 in provincia dell'Aquila. Sono poi 6.784 i diciottenni che voteranno per la prima volta per il rinnovo di Camera e Senato.
Alle urne si riceveranno due schede: rosa per la Camera e gialla per il Senato. Per esprimere il proprio voto occorrerà tracciare un segno sul rettangolo contenente la lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale e a favore della lista nel collegio plurinominale. Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione. Il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato. Il voto è nullo se è disgiunto, cioè se si mette un segno sul candidato uninominale e un altro su una lista o coalizione a cui non appartiene quel candidato.
Per votare serviranno la tessera elettorale e un documento d'identità, non necessariamente in corso di validità: il Viminale, infatti, ha precisato che "potrà essere anche scaduto". L’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda, esprimendo nuovamente il proprio voto. La scheda sostituita andrà tra quelle deteriorate. 24 set. 2022
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