"Sconcertante è il ritardo, inaccettabile e inspiegabile, con il quale vengono refertati i tamponi. I decreti del Governo prevedono la risposta in 36 ore. In altre regioni, ad esempio Toscana e Marche, le risposte arrivano entro il giorno successivo. In Abruzzo abbiamo risposte dopo diversi giorni, addirittura due settimane".
E' quanto denuncia il sindaco di Lanciano (Ch), Mario Pupillo. "Come si può accettare - scrive in una nota - una situazione di questa portata, che genera ritardo nelle cure, nella quarantena dei familiari e quindi un rischio, personale e per la comunità, insostenibile. Cosa rispondono il presidente Marco Marsilio e l’assessore alla Sanità, Nicoletta Verì? Penso che possano esserci le condizioni per un commissariamento o per azioni di rivalsa da parte di quanti incorrono in queste ritardi, siano essi sanitari che cittadini. Da settimane - prosegue - non abbiamo nessuna risposta in merito. Con questi ritardi - prosegue - come si può organizzare un ospedale no Covid, come dovrebbe essere quello di Lanciano?"
"In realtà in tutta Italia - tuona Pupillo, anche presidente della Provincia di Chieti - l’esperienza no Covid è stata fallimentare o difficilissima da sostenere".
"Nel panorama provinciale e regionale - ricorda il "Renzetti" è stato individuato come presidio no Covid, compito che si è rivelato subito insostenibile in relazione al contagio ospedaliero di pazienti apparentemente liberi da virus ma poi risultati positivi dopo l’effettuazione del tampone". Infettati pazienti, alcuni dei quali anche deceduti; e poi medici, infermieri e operatori socio-sanitari. Interi reparti chiusi. "Prima Ortopedia, poi la Medicina, l’Unità intensiva di cardiologia e quindi Otorinolaringoiatria: il tutto a sottolineare che definire e mantenere un ospedale no Covid sia un compito oltremodo complesso e complicato. Segnalo, purtroppo e con amarezza, che non c’è mai un'informazione dalla Regione e dalla Asl verso i Comuni del comprensorio in modo che queste possano essere veicolate in modo certo. Tutto quello che si viene a sapere e che apprendiamo, lo apprendiamo da indiscrezioni o notizie di stampa. Non esiste un provvedimento o che almeno venga reso noto, per cui ci chiediamo chi decide e con quali procedure si agisce. Stessa cosa per la Regione Abruzzo, il cui sito con provvedimenti di Giunta e decreti del presidente è fermo a settimane addietro. Non è possibile predicare lavoro agile e dopo non essere all’altezza del tempo che viviamo!"
"Annunciare un ospedale no Covid è più che un’ipotesi, un tentativo che spesso non si avvera specie se ci sono carenze organizzative e metodiche che riguardano gli operatori della sanità che stanno reggendo il sistema con sacrificio e impegno ammirevole. Ho scritto una lettera al direttore generale Thomas Schael per avere delucidazioni riguardo al problema dei tamponi, non ho avuto nessuna risposta di presa in carico del problema. Oggi ho inviato la richiesta ai vertici regionali sperando che qualcuno dia una spiegazione scientificamente corretta e plausibile. Ieri finalmente due pazienti che avevano effettuato il tampone il mese scorso hanno avuto risposta: al sedicesimo giorno, nonostante varie sollecitazioni. La risposta ha mostrato per entrambi la positività al Covid ma per fortuna e grazie alle competenze di bravi medici che hanno diagnosticato la malattia clinicamente è stato deciso il protocollo giusto per iniziare la terapia in tempi decenti".
"La definizione di ospedale No Covid per il "Renzetti" - ribadisce Pupillo - ha generato una sorta di emarginazione anche comunicativa per quello che accade e o si vorrà decidere per l’ospedale. Ci sono stati fondi per gli ospedali Covid e zero euro per quelli no Covid, che sembra non abbiano bisogno di nessuna provvidenza straordinaria. Nemmeno i dispositivi di protezione individuale come le mascherine, i camici, gli occhiali, ecc...". Quindi viene chiesto ad Asl e Regione "invio puntuale delle informazioni sensibili e dei provvedimenti firmati", "aggiornamento costante e fruibilità massima per i cittadini del sito della Asl2 e della Regione Abruzzo; "invio del materiale di protezione individuale all’ospedale "Renzetti""; "predisposizione di un piano di rafforzamento diagnostico, strumentale e strutturale per l’ospedale frentano".
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