“Giunta Paolini, i 14 mesi che hanno bloccato la città”.
L’intera opposizione di centrosinistra va giù duro contro l'amministrazione comunale, anticipando la relazione annuale del sindaco Filippo Paolini. "Undicesimo anno di Paolini sindaco e la Giunta è ferma", attaccano i consiglieri comunali Rita Aruffo e Leo Marongiu (Lanciano X Tutti); Marusca Miscia e Lorenzo Galati (Pd); Giacinto Verna (Azione); Dora Bendotti (Lanciano in Comune); Sergio Furia (M5s); Piero Cotellessa (Uniti X Lanciano) e Davide Caporale (Lanciano Vale).
L’opposizione intera è compatta nel giudizio sulla lentezza nelle opere pubbliche e negli aiuti a famiglie ed imprese. "Ma – aggiunge - esecutivo Paolini veloce su aumento della Tari e delle indennità per sindaco e assessori. La giunta che prometteva di rimettere in moto Lanciano è ferma al palo da 400 giorni. Abbiamo atteso 13 mesi per raccontare insieme le criticità e le contraddizioni emerse in questo terzo mandato di Paolini e intendiamo rappresentare difficoltà, anche solo relazionali, di cui si lamentano associazioni, utenti deboli della città, come famiglie assegnatarie di case, in cui non riescono ad entrare da mesi ed abbiamo voluto concedere un tempo larghissimo di adattamento alla nuova Giunta, seppure ci siano diversi assessori al secondo, terzo o quarto mandato".
La terza era Paolini, secondo l’opposizione, "è... alla camomilla, cominciata all'insegna della stanchezza e della rassegnazione, tormentata da una faticosa inattività e da beghe interne. Dobbiamo senza dubbio rimarcare l’assenza di un’idea di città per il futuro, con un’amministrazione che appare lumaca se non timorosa di compiere scelte importanti e qualificanti, forse perché già divisa al proprio interno. Per la nomina alla presidenza dell’Ente Fiera ci sono voluti 316 giorni e le varie anime della maggioranza si sono espresse in modo diverso sulla stampa. Quella di Paolini è un’amministrazione già spenta al primo anno: praticamente azzerata la comunicazione, come dimostra anche l’emblematica assenza di informazioni sul Covid che ha prodotto incertezze nelle famiglie, con qualche carezza festosa per cercare di ammantare questi primi 400 giorni di quasi nulla di cui fatichiamo a comprendere la strategia e la visione".
I gruppi di opposizione chiedono coerenza alla maggioranza che si era presentata pure con una lista che richiamava al popolo delle "Partita Iva" che non hanno visto beneficiare di nulla. "E’ necessario impegnare subito il fondo di riserva per mettere in campo buoni acquisto commerciali che fungono da moltiplicatore per sostenere sia i cittadini che le attività che subiscono il caro energia - afferma la minoranza -. Non solo delibere per destinare decine di migliaia di euro per le feste ma anche provvedimenti immediati per sostenere concretamente i più esposti in questo momento. Le feste finiscono e i problemi restano. Nessun investimento sulla questione natalità e calo demografico, zero euro per asili e scuole dell’infanzia dal Pnrr. Solo grazie alla precedente amministrazione di centrosinistra Lanciano potrà contare 2,5 milioni di lavori in questo settore. Molti cantieri sono fermi. Contrade sedotte e abbandonate. Nessun impegno sul dissesto idrogeologico. Per cultura e turismo solo spot. Tante chiacchiere sulla sicurezza ma non s'è visto nulla...".
"Al palo, per questioni interne alla maggioranza, anche il regolamento che destina oltre 100 mila euro di contributi per aprire nuove attività nel centro storico. E silenzio sull’ampliamento della discarica di Cerratina. Serve un deciso cambio di passo o di squadra: per questo chiediamo al sindaco Paolini una verifica della squadra di governo in modo da verificare motivazioni, operatività e qualità del lavoro". 17 dic. 2022
WALTER BERGHELLA
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