Elezioni Regione Abruzzo. Uovo contro Salvini ad Atri, ma viene colpita donna. E c'e' protesta di 'mani che affogano'
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Un uovo contro il leader della Lega, ma... Fuori programma in diretta streaming da Atri (Teramo) dove il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, impegnato in un comizio per le Regionali, per tirare la volata al candidato Marco Marsilio, si è interrotto quando un uovo è stato tirato da uno sconosciuto contro di lui ed è andato a squarciarsi addosso ad una donna. Il vice premier si è arrabbiato con l'ignoto lanciatore: "Chi è quel cogl...? Mia nonna mi faceva l'uovo sbattuto, ma se ne avessi tirato uno, mi avrebbe tirato due schiaffoni...". Salvini ha quindi chiamato sul palco la signora, una casalinga. "Qualcuno con un minimo di dignità venga a chiederle scusa - ha aggiunto - . Mi scuso a nome del cretino di turno".

Il vicepremier, che continua a girare l'Abruzzo in lungo e in largo, provincia per provincia, con le piazze ogni volta stracolme,  ad Atri è statoal centro di un'altra contestazione.  Un gruppo di artisti-attivisti di sinistra - Gianluigi Antonelli, Ilaria Fini, Marco Palermo, Caterina Anello, Giuseppe Forcella e Barbara Della Torre - ha riempito la piazza storica di "mani che affogano nel selciato". Ha realizzato una ventina di mani di cartone, alte circa 25 centimetri, e le ha sistemate  a terra, alle prime ore del mattino. Alcuni degli autori sono stati identificati dalla  polizia che ha fatto rimuovere l'installazione, che era accompagnata dal cartello: "Ministro, sentiti libero di esprimere, qui con i tuoi elettori, idee disumane di società. Qui, tra questa mani che affondano, silenti come coloro che, in mare, hanno la testa nell’acqua. Coraggioso è chi mette in gioco la propria vita, non chi gioca con quella degli altri". "Una protesta silenziosa e civile - commenta Maurizio Acerbo, segretario nazionale Prc - contro la demagogia razzista e xenofoba del segretario della Lega e la politica del governo verso migranti e ong". 

Il tour di Salvini nel Teramano ha toccato anche Giulianova e Campli.  A Giulianova, un uomo, mentre parlava dal palco, gli ha gridato: "Assassino di m…".  "Hai vinto dieci immigrati a casa tua", è stata la replica del capo del Carroccio. Qui, Salvini ha indossato la maglia della squadra di calcio locale, del Real Giulianova. ''Mi hanno regalato questa'', ha scritto poi su Facebook, pubblicando uno scatto della maglietta personalizzata con il suo nome. Ma sul profilo social della squadra è comparso un post con il quale il club prende le distanze dalla divisa esibita: ''Premettendo che nulla abbiamo contro il ministro Salvini, ribadiamo con forza che non permettiamo a nessuno di strumentalizzare i nostri colori per fini politici. Le stesse persone che hanno ritenuto motivo di orgoglio far apparire la nostra maglia su tv e social non hanno mai sostenuto in alcun modo il calcio e ora vantano senso di appartenenza''.

A Campli è stato protagonista di un altro siparietto. Simpatizzanti ed elettori gli hanno urlato ripetutamente: "Togli la scorta a Saviano". E lui, con ironia, ha replicato: "E chi è Saviano?" Molti sono scoppiati a ridere e lo hanno applaudito. Quindi pausa con panino con porchetta e vino Montepulciano.

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Nelle foto Salvini a Campli e ad Atri, con le installazioni in piazza

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