"l futuro dell’ospedale di Atessa (Ch) deve essere chiaro! Lo chiediamo da tempo. Per questo condividiamo totalmente i dubbi e le richieste che, maggiormente in questi giorni, arrivano dal territorio alla politica locale".
Ad affermarlo è il vice presidente della commissione Sanità della Regione Abruzzo, Francesco Taglieri che aggiunge: "Al di là di tutti gli spot dell'amministrazione comunale, della precedente Giunta regionale e di quella attuale, bisogna dare risposte per capire cosa ci aspetta e quale ruolo dovrà giocare il presidio di Atessa nel breve, medio e lungo periodo. Anche in riferimento alle dichiarazioni del futuro direttore dell’azienda sanitaria regionale, Claudio D'Amario, che ha espresso pubblicamente la disponibilità di 90 milioni da spendere subito in una nuova struttura strategica del territorio".
"Personalmente - aggiunge - avevo proposto un indirizzo chirurgico per il nosocomio, lasciandolo pulito dal Covid e fornendo una valvola di sfogo per dare respiro agli affollatissimi ospedali di Chieti e Lanciano per i casi no Covid e allo stesso tempo garantire ai cittadini del territorio un servizio ospedaliero completo. Proposta che non è stata ascoltata e, forse, neanche presa in considerazione. Ma se le indicazioni delle opposizioni non vengono ascoltate, allora la maggioranza ci faccia sapere quale indirizzo e quale identità hanno intenzione di dare al "San Camillo de Lellis". Perché se da un lato possiamo comprendere la soluzione in emergenza, dall’altro sappiamo che l’emergenza avrà un termine e quindi pretendiamo risposte chiare, soprattutto in un momento così delicato".
"Privare un ospedale fondamentale per il territorio di servizi strategici - evidenzia il pentastellato - e convertirlo come ricettivo Covid potrebbe essere una soluzione solo in tempi contingenti, ma che comprometterebbe l’offerta sanitaria per il medio e lungo periodo. Non si può lasciare un intero territorio senza un riferimento e certo non possiamo accettare che i pazienti si rivolgano in massa a Lanciano, che presenta numerose criticità. E' chiaro che superato questo difficile momento l’ospedale dovrà insistere sul territorio ma chiarire in che modalità lo farà è un compito che spetta a chi sta governando la Regione".
Emilio Falcone, consigliere comunale M5s di Atessa, aggiunge: "Negli anni l’ospedale ha perso ogni identità. E’ doveroso comprendere quale visione ha la Regione per esso, in modo da potersi confrontare nelle sedi opportune e vedere se realmente chi ha in mano la sanità rispetta le esigenze del territorio. Ma soprattutto oggi la Val di Sangro non può far a meno dei servizi essenziali, quali Pronto soccorso, distretto sanitario di base e guardia medica, punto prelievi ematici e servizi ad essi complementari. Si trovi al più presto la soluzione per accogliere le richieste dei cittadini".
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