La Giunta regionale dell’Abruzzo ha approvato l’elenco dei 173 Comuni che, in base alla legge 32 del 21 dicembre scorso, beneficeranno di misure urgenti per contrastare lo spopolamento dei piccoli paesi di montagna.
Questi i centri individuati e divisi per provincia.
Provincia L’Aquila: Acciano, Anversa degli Abruzzi, Ateleta, Barete, Barisciano, Bisegna, Bugnara, Cagnano Amiterno, Calascio, Campo di Giove, Campotosto, Canistro, Cansano, Capitignano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castellafiume, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequo, Cerchio, Civita d’Antino, Civitella Alfedena, Cocullo, Collarmele, Collelongo, Collepietro, Corfinio, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Gagliano Aterno, Gioia dei Marsi, Goriano Sicoli, Introdacqua, Lecce nei Marsi, Lucoli, Massa d’Albe, Molina Aterno, Montereale, Morino, Navelli, Ocre, Ofena, Opi, Ortona dei Marsi, Ortucchio, Ovindoli, Pacentro, Pereto, Pescasseroli, Pescocostanzo, Poggio Picenze, Prata d’Ansidonia, Raiano, Roccacasale, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, Rocca Pia, San Benedetto in Perillis, Sante Marie, Sant’Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, San Vincenzo Valle Roveto, Scanno, Scontrone, Scurcola Marsicana, Secinaro, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Villalago, Villa Santa Lucia degli Abruzzi, Villavallelonga, Villetta Barrea, Vittorito.
Provincia Teramo: Arsita, Basciano, Bisenti, Canzano, Castel Castagna, Castelli, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Cermignano, Colledara, Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Montefino, Pietracamela, Rocca Santa Maria, Torricella Sicura, Tossicia, Valle Castellana.
Provincia Pescara: Abbateggio, Bolognano, Brittoli, Bussi sul Tirino, Caramanico Terme, Carpineto della Nora, Castiglione a Casauria, Civitaquana, Civitella Casanova, Corvara, Farindola, Lettomanoppello, Montebello di Bertona, Pescosansonesco, Pietranico, Roccamorice, Salle, Sant’Eufemia a Maiella, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Serramonacesca, Tocco da Casauria, Turrivalignani, Vicoli, Villa Celiera.
Provincia Chieti: Archi (nella foto), Bomba, Borrello, Montebello sul Sangro, Carpineto Sinello, Casalanguida, Castelguidone, Castiglione Messer Marino, Celenza sul Trigno, Civitaluparella, Civitella Messer Raimondo, Colledimacine, Colledimezzo, Dogliola, Fara San Martino, Fraine, Fresagrandinaria, Furci, Gamberale, Gessopalena, Gissi, Lama dei Peligni, Lentella, Lettopalena, Liscia, Montazzoli, Monteferrante, Montelapiano, Montenerodomo, Monteodorisio, Palena, Palmoli, Palombaro, Pennadomo, Pennapiedimonte, Pizzoferrato, Pretoro, Quadri, Rapino, Roccamontepiano, Roccascalegna, Roccaspinalveti, Roio del Sangro, Rosello, San Buono, San Giovanni Lipioni, Schiavi di Abruzzo, Taranta Peligna, Tornareccio, Torrebruna, Torricella Peligna, Tufillo, Villa Santa Maria, Pietraferrazzana, Fallo.
"Si tratta - commenta l’assessore alle Aree interne, Guido Liris - di una tematica tanto delicata quanto strategica, considerando che l’entroterra e le piccole comunità sono quelle che custodiscono la biodiversità e una qualità di vita che, come la pandemia dovrebbe averci insegnato, oggi più che mai va ricercata e tutelata".
I paesi che beneficeranno delle risorse sono quelli con popolazione inferiore a 3.000 abitanti e con un calo demografico superiore a quello della media regionale nell’arco degli ultimi 5 anni oppure con popolazione inferiore a 200 abitanti.
La legge prevede un assegno di natalità quale misura specifica di sostegno per favorire l’incremento delle nascite e valorizzare la genitorialità nei piccoli comuni di montagna, e un contributo pari a 2.500 euro annui in favore dei nuclei familiari che, entro novanta giorni dall’accoglimento della domanda, si impegnano a trasferire la propria residenza in un piccolo comune montano e a mantenerla per almeno tre anni.
Previsto uno stanziamento di 1,5 milioni di euro per il 2022 e di 1 milione di euro per il 2023. Le famiglie beneficiarie dovranno avere una situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 25.000 euro annui. 25 gen. 2022
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