Costa dei Trabocchi o 'casta' dei trabocchi? Da Regione ok ad emendamento sana illeciti

Il sub emendamento a firma dei consiglieri regionali Fabrizio Montepara e Mauro Febbo (all'inizio era solo Montepara), quello che sostanzialmente, sulla Costa dei Trabocchi (Ch), sana gli illeciti e le irregolarità  di alcune strutture turistiche - chioschi, bar e ristoranti - portati di recente alla luce dai controlli della Forestale (LEGGI QUI) e della Procura di Lanciano (Ch), è stato approvato dalla maggioranza. Regalo di fine legislatura. 

"Durante l’ultima seduta del Consiglio regionale, - afferma Francesco Taglieri, capogruppo in Regione del Movimento 5 Stelle, che ha votato contro - il centrodestra ha deciso di agire con un ennesimo colpo di mano attraverso un emendamento del consigliere Montepara, con cui Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia di fatto ripetono l’operazione che ha portato alla riperimetrazione della riserva del Borsacchio". Che è stata quasi cancellata. 

Stavolta è stata apportata una modifica alla Legge regionale sul commercio, all'articolo 54 su "Attività di somministrazione stagionale e temporanea". Modifica che vuole assolvere al compito di "salvare" alcune strutture temporanee che, fino all'emendamento in questione, avrebbero dovuto essere smontate ogni anno. Invece non lo sono mai state, diventando di fatto permanenti. Di qui gli abusi, oltre al fatto che alcune di esse sono state ampliate a dismisura, occupando superfici di centinaia di metri quadrati senza permessi. 

Prosegue Taglieri: "A poche ore dalla fine della consiliatura, la maggioranza ha gettato la maschera e aperto un varco legislativo che potrebbe preludere alla privatizzazione della Via Verde, dando l'ok alla sua urbanizzazione selvaggia. Una forzatura che rischia di compromettere definitivamente quello che è un prezioso patrimonio ambientale di tutti".

"Modificare così la Legge regionale sul Commercio, - sottolinea il pentastellato - oltre ad essere privo di appropriatezza giuridica, si configura come una scelta senza senso, di cui non si comprende l’urgenza, e che è stata fatta al di fuori delle commissioni competenti in materia, evitando ogni confronto con territori, associazioni e portatori di interesse. Una scelta a cui ci siamo fermamente opposti in aula".

La norma favorisce i privati rispetto alla preservazione naturalistica di uno dei tratti di litorale d'Abruzzo finora scampato alla "francavillizzazione" (termine coniato dallo studioso ed ambientalista, scomparso, Emiliano Giancristofaro, per indicare la cementificazione fin sulle spiagge). 

Si tratta di un sub emendamento "ad personam", secondo gli ambientalisti, scaturito anche da riunioni quasi top secret, con imprenditori, con qualche sindaco e con candidati di centrodestra alle prossime Regionali. 

"Via Verde o Via Grigia? Salvaguardia o speculazione edilizia? La scelta è stata effettuata", commenta Alessandro Lanci, che, tramite il movimento "Nuovo Senso Civico", ha messo in allerta, sul pericolo rappresentato dall'"emendamento Montepara", inviando un'informativa a tutti i consiglieri regionali. "Quale futuro - domanda - potrebbe avere una costa “assediata” da una urbanizzazione selvaggia? Il turismo richiede un modello di sviluppo sostenibile che sappia coniugare tutela del patrimonio ambientale, bellezze paesaggistiche e crescita economica".  

 "Abbiamo detto - dichiara Silvio Paolucci, capogruppo Pd in Regione - un forte no alla "privatizzazione" della Costa dei Trabocchi contenuta nell’emendamento approvato con 18 voti della maggioranza, perché è una scelta assurda e dannosa, sia per l’ambiente e sia per la comunità e il commercio della zona. Una sveltina calata dall’alto a un mese dalle elezioni e rinviata all’ultimo Consiglio utile, quello di oggi, senza aver sentito prima né la Provincia di Chieti, né i sindaci, che sono presìdi sul territorio, né le associazioni di categoria che avrebbero potuto fermare la speculazione che l’emendamento comporterà". 

"Da Costa a casta dei trabocchi - prosegue -: questo il passo fatto oggi da Marsilio e il centrodestra. Tanto urgente era questo emendamento per deturpare la Costa dei trabocchi che si è dovuto riconvocare il Consiglio regionale, nonostante l’ultima seduta fosse quella di fine gennaio - incalza Paolucci - . Non contenti di quello che hanno fatto alla riserva del Borsacchio, hanno promosso un’altra azione vergognosa, che di fatto rende aggirabili non soltanto le leggi urbanistiche e sull’ambiente, ma anche quelle sul commercio". 08 feb. 2024

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