"Promesse tradite, disorganizzazione, mancanza di personale e decadimento generale del presidio".
Il vice presidente della Commissione regionale Sanità, Francesco Taglieri, pentastellato, descrive così la situazione dell'ospedale "Renzetti" di Lanciano, che - dice - "nella propaganda del centrodestra sarebbe dovuto rinascere.Invece è un cumulo di inefficienze".
"Il personale medico – spiega – è ridotto all'osso. Se i vertici della Asl 02 Lanciano Vasto Chieti e della politica regionale fossero veloci a fare i concorsi come lo sono con le nomine, a quest'ora non ci sarebbero problemi. Invece abbiamo a che fare con quotidiane carenze di sanitari e, non contenti, è stato anche programmato lo spostamento temporaneo di medici da Lanciano ad Atessa. Invece di fare assunzioni, come si dovrebbe, qui si pensa di intervenire togliendo a una struttura già in difficoltà".
"Per la cronica mancanza di professionisti, - prosegue - nel reparto di Urologia si sono dovute bloccare tutte le prestazioni, nel momento in cui l'unico medico è risultato assente per legittime motivazioni. Ci sono poi gravi ritardi sulle sostituzioni dei primari. Si sapeva da mesi, ad esempio, che il direttore della Unità operativa complessa di cardiologia-Utic sarebbe andato in pensione, e adesso che è in quiescenza la Asl non ha ancora nominato alcun sostituto. Ci sono già sedici candidati ritenuti idonei per il ruolo, ma la disorganizzazione cronica sta rallentando le procedure, con tutti i conseguenti disagi per il reparto. Discorso simile per il primario di Chirurgia, andato in pensione mesi fa e mai sostituito, mentre a breve arriverà il pensionamento anche per il primario del Pronto soccorso. Intanto manca da un anno il referente della Unità di Gastroenterologia e non sono ancora stati individuati i coordinatori infermieristici, una figura professionale strategica. In aggiunta, è assente anche una figura fondamentale per la programmazione, come quella del direttore sanitario di presidio, e non può certo essere un intervento alla settimana da parte del direttore sanitario aziendale sufficiente a coprire le gravi lacune".
E non è finita. "La Tac, promessa all'ospedale di Lanciano, non è mai arrivata a destinazione, mentre la bonifica dell'amianto, di cui non si vede altro che aperture di nuovi cantieri, non arriva mai a conclusione".
"E' evidente – conclude Taglieri – che la situazione sia totalmente insostenibile. L'ospedale "Renzetti" doveva essere anche punto di riferimento per la parte chirurgica e l'area medica, rimanendo Covid-free: una cosa che, di fatto, non si è mai verificata". Chiesta, per tutte queste agione, la rimozione di Schael. 02 mar. 2021
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