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Peggio non si poteva fare... "E' una soluzione tampone e temporanea", dice l'assessore ai Lavori pubblici, Paolo Bomba. Ma tant'è, l'obbrobrio c'è, in tutto lo splendore.

E' sempre stata problematica la pavimentazione di Corso Trento e Trieste, con i cosiddetti disegni della "Presentosa". Realizzata male - a causa dei materiali utilizzati o della ditta che ha eseguito gli interventi, questo è ancora da scoprire -, ha iniziato a necessitare di riparazioni subito dopo la fine dei lavori, costati un milione 314 mila euro. 

"Ancor prima delle riconsegna dell'opera al Comune - afferma Bomba - è cominciata la sostituzione delle mattonelle in gres, segnando forse un primato a livello nazionale". Centinaia gli interventi effettuati, nel tempo, per riparare i buchi che si sono creati, qua e là, quando le mattonelle, di sovente, sono saltate, si sono messe a ballare o si sono spezzate, un po' ovunque, ma soprattutto nei due tratti attraversati da automobili e mezzi pesanti. 

La questione è finita anche all'attenzione della Corte dei Conti, che sta indagando, con i carabinieri che hanno acquisito documentazione in municipio. 

Fino a quando c'è stata l'amministrazione a guida di Mario Pupillo, comunque, il Corso ha mantenuto la sua dignità ed eleganza. Con l'arrivo dell'amministrazione del sindaco Filippo Paolini, c'è stato il debutto del bitume. Già qualche giorno dopo l'insediamento della nuova giunta sono comparsi rattoppi indecenti. In queste ore lo scempio... 

Perché ampi tratti, in corrispondenza con le intersezioni di via De Crecchio e via Dalmazia, sono stati asfaltati, provocando lo sdegno e l'ira di tanti cittadini. "Lo abbiamo fatto per ragioni di sicurezza - riprende Bomba -. Nei giorni passati ci sono arrivati video di mattonelle rotte e schizzate... Era necessario". Via, dunque, ad orribili colate di catrame.  

E la situazione è destinata a peggiorare, dato il contenzioso in atto con l'impresa di Campobasso che ha realizzato l'opera, che non è mai stata collaudata. "Certo non è un granchè a livello estetico, ma le questioni sono altre al momento... -, giustifica l'assessore - . Bisogna fare chiarezza sulle responsabilità del malriuscito intervento. Ci stiamo muovendo in tal senso: finora, a titolo di risarcimento parziale, per le due intersezioni stradali, abbiamo fatto valere un provvedimento di escussione della polizza fideiussoria. Ma tramite il nostro Ufficio legale chiederemo al Tribunale accertamenti tecnici, per capire dove sta la responsabilità in questa situazione". Intanto sul Corso si sparge asfalto à gogo... 

"Così - dice il consigliere comunale Giacinto Verna (Progetto Lanciano), ex assessore ai Lavori pubblici - si danneggia l’immagine della strada. Mi sarei aspettato una maggiore attenzione da questo punto di vista da parte della nuova amministrazione, specie a ridosso del periodo di Natale in cui quest'arteria è protagonista, insieme alle luminarie dei commercianti".

"Come precedente amministrazione, - aggiunge - abbiamo ritenuto di non intervenire con una soluzione tecnica alternativa e definitiva, specie nelle intersezioni carrabili, proprio perché c'è di mezzo la magistratura contabile. Ma non c’era alcuna intenzione, da parte nostra, di andare avanti aggiustando una mattonella al giorno. Nel frattempo ci siamo attivati per l’escussione della polizza fideiussoria a fronte di inadempimenti della ditta e, rispetto alla posa in opera, abbiamo individuato le procedure legali di contestazione nei confronti dell'impresa esecutrice. Consapevoli delle fragilità del Corso, abbiamo sempre fatto di tutto per preservarne la bellezza, con tempestive manutenzioni, che mettessero al riparo da situazioni di pericolo e che evitassero che esso tornasse ad essere una anonima lingua d’asfalto". 16 dic. 2021

Serena Giannico

@RIPRODUZIONE VIETATA

Video e foto di Andrea Fanco Colacioppo e Uranio Ucci

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