Lanciano. I problemi della Scuola civica di musica in Consiglio. Nuovo esposto in Procura

Approdano domani in Consiglio comunale problemi e incongruenze della Scuola civica di musica "Fedele Fenaroli" di Lanciano (Ch), sui quali è partito, nei giorni scorsi, anche un secondo esposto alla Procura. 

E' stato ancora il Comitato per la difesa della Scuola civica a scrivere alla magistratura evidenziando il "baratro dell'illegalità" in cui versa l'istituto, "amministrato - si ricorda - direttamente dal Comune". Dal 15 giugno 2009 - è la denuncia - non è stato più bandito un concorso pubblico e il Cda continua a fare nomine, con criteri clientelari, ignorando l’esistenza di una graduatoria, ignorando addirittura chi si è classificato ai primi posti. I professori incaricati sono stati costretti a firmare contratti retrodatati con la minaccia della risoluzione del rapporto di lavoro. ll direttore artistico, oggi dimissionario, è stato nominato senza bando pubblico (norma prevista dallo Statuto nell'articolo 10) ed ha percepito un compenso per l’intera durata del proprio mandato, il tutto, con il placet del Cda e con il benestare della classe politica... Come se non bastasse, pur di non bandire un concorso, lo stesso è stato sostituito pro-tempore con un direttore didattico, figura addirittura non prevista dallo statuto".

"Queste - è la conclusione - sono alcune delle gravi irregolarità che si stanno perpetrando. Norme statutarie e del regolamento vengono regolarmente calpestate e vilipese" in quello che è stato "il fiore all'occhiello di questa città rappresentando un punto di riferimento per la didattica e la formazione musicale".

E, vista la situazione e il coro di proteste che si è levato, sono i gruppi di opposizione consiliare a portare la questione in aula con una mozione a firma dei consiglieri Tonia Paolucci, Riccardo Di Nola, Graziella Di Campli, Errico D'Amico, Angelo Palmieri, Antonio Di Naccio, Gabriele Di Bucchianico, Paolo Bomba e Roberto Gargarella. Le questioni sul tappeto sono la paventata privatizzazione dell'istituzione musicale e la gestione della struttura.

"Nel Consiglio d'amministrazione dello scorso 7 ottobre - spiegano le minoranze consiliari di centrodestra -  l'amministrazione comunale, tramite l'assessore alla Cultura, Marusca Miscia, e il dirigente Giovanna Sabbarese, al fine di risolvere la problematica relativa alla gestione del corpo docente, suggeriva l'affidamento a terzi, con concessione di servizi del funzionamento e delle attività didattiche e formative, cioè "esternalizzazione" del servizio ad una cooperativa". Nella sucessiva riunione del Cda del 30 ottobre - si fa ancora presente - "l'avvocato Alberto Paone nell'evidenziare l'annosa problematica circa i contratti per gli insegnanti, portava all'attenzione dei presenti che non si conosceva il nome della cooperativa che avrebbe potuto gestire, e chiedeva ai docenti di esprimere il loro parere circa l'adesione specificando la retribuzione di  13,40 euro l'ora ed un inquadramento quale istruttore di musica. Gran parte degli insegnanti hanno manifestato il proprio dissenso a quanto proposto dall'amministrazione". Il primo novembre ecco il primo esposto (LEGGI QUI) da parte del Comitato.

Nel 2017 - viene evidenziato nella mozione - Paone, presidente Cda, "inviò all'amministrazione  la bozza di un bando, per soli titoli, finalizzato alla stipula di una graduatoria utile a formulare i contratti per l'insegnamento, con richiesta di indire il bando nel minor tempo possibile...". Ma il concorso non è mai stato espletato. Nel luglio 2019 in Consiglio è arrivata una interrogazione, sempre del centrodestra, che "chiedeva chiarimenti circa gli obiettivi fissati nel Documento unico di programmazione 2019-2021", che parlava di "affidamento a terzi con concessione di servizi del funzionamento e delle attività didattiche e formative della Scuola civica di musica".

L'assessore Miscia rispose: "Vorrei rassicurare i consiglieri di minoranza.... perché questa ipotesi di "esternalizzazione" era stata prevista semplicemente per una questione tecnico-contabile, ma è gia stata superata dagli eventi. Nessuna volontà di esternalizzare il servizio, perché... attraverso la Scuola civica riusciamo effettivamente a rappresentare tutto un mondo, che è quello della cultura che, come sapete, è un'eccellenza per il nostro territorio. Mi sento di tranquillizzare tutti nel dire che questa soluzione sicuramente non sarà praticata... ".

L'opposizione, ora, vuole impegnare l'amministrazione "affinché la Scuola continui ad essere direttamente gestita dal Comune, attenendosi a quanto previsto dal Regolamento. L'amministrazione deve poi procedere, nel più breve tempo possibile, a pubblicare il bando per soli titoli, finalizzato alla stipula di una graduatoria utile a formulare i contratti per l'insegnamento".  29 nov. 2020

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