Visita in Abruzzo, questa mattina, del commissario straordinario per l'emergenza Covid 19, generale Francesco Paolo Figliuolo, che è stato nel Centro vaccinale comunale di Pescara, in via Tirino, accompagnato dal capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio; dal presidente della Giunta regionale Marco Marsilio e dall'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì.

Ad accoglierlo il sindaco di Pescara, Carlo Masci, che prima di tutto ha espresso il ringraziamento per il lavoro che il generale sta facendo a livello nazionale: "Abbiamo notato il cambio di passo - ha esordito -, finalmente il sistema funziona. Questo centro vaccinale è un'eccellenza che siamo impegnati a far funzionare: qui si può arrivare a fare 235 vaccini all'ora e circa 2.500 al giorno.  Quando le persone escono da questa struttura dicono di aver trovato sensibilità e umanità, perché ci mettiamo cuore, passione e sentimento, perché questa è l'Italia. Le chiediamo due cose: più vaccini e grandissima attenzione per il volontariato, che è il nervo di questo Paese". 

 Nella struttura, gestita dall’amministrazione comunale, sono operative ben 24 linee di vaccinazione e 160 operatori:  essa è ritenuta all’avanguardia nazionale per efficienza e capacità di accoglienza.

 "Stiamo aspettando 17 milioni di vaccini: sono in arrivo e arriveranno con cadenza settimanale", ha detto il generale. "Le vaccinazioni nelle aziende - ha sottolineato -  partiranno più avanti quando avremo maggiore disponibilità di dosi e dopo aver messo in sicurezza gli over 65 e i fragili. Da lunedì - ha aggiunto - cominceranno  le prenotazioni per gli over 50. Siamo in un tunnel e stiamo lentamente cominciando a intravedere la luce". Per quanto riguarda l'Abruzzo, che conosce bene perché, ha spiegato, dal '74 trascorre le sue vacanze a Silvi Marina (Te), ha evidenziato che la situazione attuale è buona. "Rispetto ai dati delle scorse settimane è stato fatto un bello scatto", ha detto, auspicando, nelle vaccinazioni, un maggiore coinvolgimento dei medici di famiglia, che hanno risposto in pochi, e promettendo l'arrivo di "ulteriori team mobili da inviare nei villaggi rurali e montani per gli anziani, che debbono essere più tutelati, e i fragili".

 "Ricordiamoci sempre dei volontari e aiutiamo il loro lavoro, non solo durante le emergenze, ma anche quando finanziamo strutture e organizziamo le nostre attività", ha invece esortato Curcio. "Agevoliamo - ha aggiunto - chi dona. Il sistema di volontariato, fortunatamente consolidato, è spina dorsale dell'Italia e dell'Abruzzo, che è stato colpito a più riprese da eventi catastrofici".  07 mag. 2021

Servizio video a cura di Massimiliano Brutti
 
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