Il presepe è una tradizione che da sempre incanta. Creazione che viene da tempi lontani e che richiama un gesto pieno di significati religiosi, e non solo, arricchito con il passare dei secoli fino a divenire vero e proprio culto, in certi casi uno stile di vita. Ma se molto sappiamo su come si compone ed è composto un presepe e sulla sua tradizione, basta pensare al presepe napoletano, poco si sa su quando bisogna toglierlo, smantellarlo per fare spazio all'anno appena giunto. Le date tradizionali per togliere il presepe, come si vede, sono tutte ricorrenze che onorano dei Santi “vecchi”, così come in prossimità del Natale si fa ricordo di Santi “giovani” (Santo Stefano, i Santi Innocenti, San Giovanni Evangelista). Lo si può fare la sera stessa dell’Epifania, ma chi volesse prolungare il tempo di permanenza, nella propria casa, del presepe può rinviare la cerimonia al diciassette gennaio, giorno consacrato a Sant’Antonio Abate. In alcuni Paesi non è inusuale mantenere alcune delle decorazioni natalizie sino alla festività della Presentazione del Signore, il 2 febbraio. San Giovanni Paolo II Papa faceva la sua ultima visita al presepe in Piazza San Pietro dopo aver celebrato la Messa serale del 2 febbraio.

Questo presepe, ricco di fantasia e passione, è stato realizzato a Montesilvano (Pe) da Maria Graziella Bini.
 Servizio di Massimiliano Brutti. 29 gen. '18

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