L'università "d'Annunzio" di Chieti-Pescara potrà assumere diciassette ricercatori, per tre anni, grazie a tre milioni 185.000 euro di finanziamenti intercettati attraverso il bando Attrazione e mobilità del Piano operativo nazionale Ricerca e Innovazione, riservato agli atenei delle regioni italiane "in transizione in ritardo di sviluppo". La "d'Annunzio" si è piazzata al primo posto in graduatoria con uno dei propri progetti, tra quelli con il punteggio più elevato. Dieci dei ricercatori da reclutare e contrattualizzare potranno svolgere attività, oltre che nella "d'Annunzio", in atenei di Paesi esteri mentre altri sette, provenienti dall'estero, lavoreranno alla "d'Annunzio".
"L'eccellente risultato conseguito - si legge in una nota - è frutto dell'impegno diretto di ben otto dei tredici Dipartimenti dell'ateneo nonché della tempestiva esecuzione delle procedure previste da parte del settore Progetti europei e nazionali. I Dipartimenti che hanno ottenuto i finanziamenti sono: Farmacia, Scienze mediche, Orali e biotecnologiche, Ingegneria e geologia, Medicina e scienze dell'Invecchiamento, Neuroscienze e imaging, Economia; Scienze psicologiche, della salute e del territorio; Lettere, Arti e Scienze sociali. "Essere protagonisti nel campo della ricerca è un vanto dell'università d'Annunzio - dice il rettore Sergio Caputi -. La comunicazione del Miur, che ha ufficializzato questo finanziamento nell'ambito del Pon Ricerca e Innovazione 2014/2020, ci ha riempiti di giusta soddisfazione".
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