Lanciano. 'Non riaprire al traffico Corso Trento e Trieste': protesta in strada con i versi di Rapino
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"Liberate le strade dai sogni,/ sono ingombranti, inutili, vivi,/ fate posto alle moto e ai motori,/ liberate le strade dai sogni,/ col grigio dei fumi coprite i colori./ Liberate le strade dai sogni/ vietate a bici e guaglioni la circolazione,/ strisce blu, parchimetri e parcheggi,/ solo segnali stradali, niente parole,/ a far controlli vigili urbani con le pistole.../.

E' quasi un flash mob, segnato dai versi del romanziere e poeta Remo Rapino, quello che si svolge davanti all'ingresso del Parco delle Rose a Lanciano (Ch), per dire no alla riapertura, con parcheggio e transito dei veicoli, della parte alta di Corso Trento e Trieste. Ed è una manifestazione lampo dato che il freddo pungente e la pioggia a catinelle costringono, ben presto, alla ritirata, i pochi audaci presenti.

"Riaprire al traffico è una delle peggiori idee finora partorite da un'amministrazione che ha scarsa conoscenza delle difficoltà del commercio e assoluta mancanza di una visione di città".  Si può riassumere in queste parole il senso della protesta, portata in strada da associazioni e gruppi politici, contro la delibera della Giunta municipale che rivuole, dal primo aprile, auto in transito e in sosta nella zona. 

"E' un provvedimento da ripensare - dice durante il presidio Leo Marongiu, ex candidato a sindaco per il centrosinistra e attuale segretario provinciale del Pd - perché non risolverà né i problemi dei negozianti, né quello dei parcheggi, anzi li aggraverà. Il centro città non deve restare ancorato ad una idea di venti anni fa, ma deve seguire i migliori esempi. Dobbiamo sfruttare la piazza naturale che si è creata davanti al parco che ospiterà eventi internazionali la prossima estate. Per questo al sindaco Filippo Paolini, chiediamo di cancellare questa decisione e di ampliare le aree libere dal traffico, per il bene di famiglie, bambini e anziani". Ed è Marongiu, a cui è stata recapitata per l'occasione, a leggere la poesia di Rapino, assente perché a Bologna.

"Paolini si arrampica sugli specchi - evidenzia Giacinto Verna, ex vice sindaco e attuale consigliere comunale di Azione - presentandola come una scelta della precedente Giunta.
Con noi questa strada è sempre rimasta chiusa e l'autorizzazione di un dehors è la conferma della volontà politica di mantenere pedonale questi luoghi. Tutto ciò perché abbiamo portato avanti un'idea di città vivibile, sicura e attrattiva, che comportava l'esistenza di un'unica grande area pedonale da piazza Plebiscito alla pista. Oggi invece c'è una Giunta che non sa dove andare a parare e Lanciano fa da cavia a esperimenti malriusciti".

Franco Mastrangelo, dell'Associazione 1000 Alberi e Pedibus, chiede al sindaco "una visione coerente dello sviluppo della città, non provvedimenti a spot. Non ha alcun senso - rimarca - riaprire al traffico questo tratto. Lanciano - poi sottolinea - ha un tasso di motorizzazioe altissimo: ci sono 691 macchine ogni mille abitanti, più di Torino che è capitale dell'auto". Mentre Pierluigi Vinciguerra, di Italia Nostra, propone che la zona pedonalizzata venga ampliata, comprendendo anche viale delle Rose e parte di viale della Rimembranza. 

All'iniziativa pro area pedonale hanno aderito anche Nuovo Senso Civico, Europa Verde Frentania, L'Altritalia, Anpi, Legambiente, I colori dell'Iride, Uniti per Lanciano, Associazione Largo Tappia, Progetto Lanciano, Movimento 5 Stelle, Lanciano per Tutti, Lanciano in Comune, Lanciano Vale, Associazione Uniti per Lanciano.

Le parole del regista Paolo Sideri che chiede, per il rilancio della città, "un valido progetto culturale, che crei opportunità per tutti, per gli esercenti e per i giovani". Presenti anche altri artisti, come il violinista Gennaro Spinelli.

Mentre alcuni cittadini pungolano: "Certi commercianti si lamentano sempre, da trent'anni... se si chiude, se si apre, se i parcheggi sono a pagamento, se non lo sono... Fanno sempre la lagna. E la riapertura di questo pezzetto di strada, non andrà certo ad eliminare le loro difficoltà, se ne hanno. E' da sciocchi asserire il contrario. E, poi, lasciandovi passare e sostare le macchine, si andrà a distruggere un pezzo di pavimentazione artistica, l'unico forse ancora integro".

"... siano le auto privilegiate, le sole,/ alle porte del parco un’aria stantia,/ canti di clacson in ogni stagione,/ messi al bando i giochi e la fantasia/. Liberate le strade dai sogni,/ vi sarà un paradiso d’asfalto pulito,/ con la nuova operosa Amministrazione/ anidride carbonica dalla terra al cielo,/ ogni bacio avrà un sapore d’inchiostro. Liberate le strade dai sogni,/ giorno e notte sapranno di sporco".   20 mar. 2022

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