Sono 548 i cantieri autorizzati in Abruzzo dall'Ufficio speciale Ricostruzione per il sisma 2016: 332 progetti approvati nel 2020, un incremento del 200% rispetto al 2019.
Il totale delle risorse concesse è 60 milioni 763.575,49 euro: almeno 50 per il settore privato (ricostruzione e delocalizzazioni), oltre 3 milioni per anticipi parcelle professionali. Per gli stati di avanzamento lavori, anticipi e rimborsi sono stati erogati oltre 24 milioni. Sono alcuni dei dati presentati, a L'Aquila, in conferenza stampa, dal presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, con il direttore dell'Ufficio speciale Ricostruzione Sisma 2016, Vincenzo Rivera.
Presenti anche gli assessori Guido Quintino Liris, Pietro Quaresimale, il sottosegretario regionale Umberto D'Annuntiis e il presidente Ater Teramo, Maria Ceci. "Nel 2020 - ha commentato Marsilio - il tasso di crescita dell'attività di ricostruzione per l'Abruzzo è stato il più alto del cratere sismico dell'Appennino Centrale arrivando a colmare il gap con le altre regioni. Relativamente alla ricostruzione pubblica anche l'Ater ha portato a termine gran parte dell'attività progettuale propedeutica a gare e aperture cantieri. Già ora siamo in grado di preventivare l'apertura, entro marzo, di cantieri in diverse località della provincia di Teramo e nel secondo semestre un numero tra 20 e 25 cantieri di cui circa metà nella città capoluogo, molto colpita dal terremoto 2016. Si tratta di investimenti tra 25 e 30 milioni che diverranno appalti e lavori nel 2021".
"Tutto ciò - ha aggiunto Rivera - nonostante la minore dotazione di risorse umane, strumentali e finanziarie cui è costretta da sempre la Regione Abruzzo, destinataria solo del 10% delle risorse a fronte del 17,3% che le spetterebbe sulla base del numero complessivo di richieste di contributo presentate". Nel 2020 sono stati emessi 1.454 decreti di concessione e liquidazione. Si aggiungono 921 fra istruttorie delle richieste di valutazione preventiva del livello operativo e autorizzazioni alla progettazione con miglioramento sismico. Le richieste di contributo depositate finora sono 3.436 di cui 2.526 complete della documentazione richiesta, 910 presentate in forma semplificata in base alle disposizioni dell'articolo 5 dell'Ordinanza 108/2020. Queste ultime dovranno essere completate dai tecnici incaricati entro il prossimo 31 gennaio.
Delle pratiche istruibili è stato definito il 32,5% del totale mediante 570 decreti di concessione (comprensivi di 22 gare in esecuzione) e 250 provvedimenti di rigetto per incompletezza documentale. Della restante parte, 485 pratiche sono in attesa del parere dei Comuni, 401 in attesa di integrazione documentale da parte dei progettisti e 820 in esame presso l'Ufficio speciale.
Con decreto numero 6/2020, il presidente della Regione ha demandato all'Ufficio Speciale Ricostruzione l'espletamento delle procedure necessarie per l'erogazione dei contributi per il ristoro delle perdite di fatturato. Il 30 dicembre 2020 sono stati pubblicati gli avvisi per le agevolazioni sia in regime de minimis sia in esenzione. Si tratta di 5,2 milioni destinati a indennizzare, nei limiti di 75.000 euro, la riduzione di fatturato subita dalle imprese con sede in Abruzzo colpite dal terremoto del 2016. Le domande potranno essere presentate online dall'11 gennaio 2021. Con ordinanza pubblicata il 23 dicembre 2020 sono state dettate norme di completamento e integrazione della disciplina sulla ricostruzione privata. L'ordinanza ha consentito di riscrivere le norme sul doppio cratere abruzzese e dettare le prime disposizioni di attuazione dei contributi previsti per l'indennizzo dei danni del cosiddetto «cratere nevoso». Cento milioni destinati a soggetti privati e titolari di attività economiche e produttive ricadenti prevalentemente nei territori del cratere sismico abruzzese che hanno subito danni dagli eccezionali eventi meteorologici della seconda decade di gennaio 2017. I destinatari delle risorse dovranno presentare le richieste, ai Comuni territorialmente competenti, entro il 31 marzo 2021. Previsti indennizzi anche per il patrimonio pubblico danneggiato. 04 gennaio 2021
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