Lanciano. Scuola. Aspettando la prima campanella dell'era Covid. Allo Scientifico istituto diviso in nove settori

Riapertura delle scuole: prove generali a Lanciano (Ch) con il vice sindaco Giacinto Verna che in questi giorni ha passato in rassegna i plessi comunali, dall’infanzia alle medie, alle prese con le norme anti Covid.

"Situazione in fibrillazione – dice – ma tutto procede bene. Lavori finiti mentre si completano i traslochi delle classi che si spostano temporaneamente e poi si attende che arrivino nuovi banchi e sedie". Si stanno ultimando pulizie e sanificazione dopo il referendum di sabato e domenica, con i seggi negli istituti scolastici. L’Infanzia "Principe di Piemonte", 90 bimbi, si sdoppia per maggiore tranquillità e trova sedi in via Piave e via per Fossacesia. Classi pure al Polo museale e Parco delle Arti musicali, mentre le mense partiranno tra il 5 e 12 ottobre.

Il 24 settembre, ossia domani, prima campanella... dell'era coronavirus. Le scuole comunali avranno 3.700 alunni, mentre le superiori superano le 4 mila unità, metà pendolari. In fermento anche gli istituti superiori. Tra questi il liceo scientifico Galilei che mette in campo nuove strategie per garantire la didattica in presenza: “Come sempre - dice la dirigente Eliana De Berardinis. Scuola suddivisa in 9 settori  diversi, ognuno costituto di proprie vie di accesso alle aule e ai servizi igienici che non si incrociano mai. Non c’interferenza e intersezioni tra settori. Distanziamento assicurato dividendo la popolazione in entrata e uscita per tutti, anche docenti e personale”. Il Galilei conta 1.100 studenti e 130 di personale. “I percorsi numerati portano ai 9 settori dall’ingresso principale e dai lati sud e ovest della scuola. L’obiettivo è lavorare in presenza e sicurezza. Approntate le 46 aule con altrettante planimetrie che visualizzano la dislocazione dei banchi secondo le norme – aggiunge la preside - con almeno un metro di distanza tra alunni in posizione statica e lavagna ad almeno 2 metri dal banco più vicino. Assicurate anche le vie di evacuazione con modulo di almeno 60 centimetri per uscire. Bisognava pensare pure alla quotidianità di routine. La ricreazione si farà in tempi differenziati nei due piani. I ragazzi avranno anche 4 aree esterne dedicate, tre davanti e una laterale la scuola: il panino si consuma in aula, seduti e senza mascherina, o si può uscire con mascherine. Rispettare le norme ha implicato anche sacrificare i laboratori per avere aule a norma; tolte aula informatica, 3.0 ad elevata potenzialità tecnologica, sala docenti. Però abbiamo risolto con un piano B.  Con i fondi dei genitori il Consiglio d’istituto ha attrezzato ogni aula con kit tecnologico con cassetta fissa che conta computer, proiettore, videocamera. Ogni aula ha il kit che consente di applicare la modalità della didattica digitale integrata. I problemi sono stati condivisi con la dirigenza da insegnati e personale cercando soluzioni funzionali. Famiglie informate sul piano di rientro a scuola per condividere un di corresponsabilità ed educativo”.

A fianco al tradizionale scientifico di ordinamento e agli indirizzi di scienze applicate e sportivo quest’anno debutta l’indirizzo internazionale Cambridge con due prime classi, 50 alunni, dove matematica e fisica si studieranno in lingua inglese. “Un lavoro impegnativo – chiude la De Berardinis, ma questa è la scuola del futuro visto che il covid non finisce subito e bisogna imparare a conviverci”.

Walter Berghella

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