"Due esperienze che ti segnano la vita. A L’Aquila avevo fatto il militare. Quando sono tornato lì per i soccorsi è stato uno shock. Ho visto una città distrutta e una popolazione in ginocchio… A San Giuliano, invece, vedere la fine di quei bambini (ne morirono 27 insieme ad una maestra, nel terremoto del 31 ottobre 2002 - ndr) mi ha straziato il cuore".
Ha soccorso i terremotati a San Giuliano di Puglia (Cb), quelli de L’Aquila nell’aprile 2009. E tanti altri interventi sul campo. E ora "per particolari benemerenze" è stato insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana. Luciano Luciani di Lanciano (Ch) vive a servizio del prossimo. La cerimonia si è svolta nella Prefettura di Chieti alla presenza del prefetto Armando Forgione, del presidente della Provincia di Chieti e sindaco di Lanciano Mario Pupillo.
Luciani, 45 anni, è un ex dipendente della Croce Rossa Italiana, appartenente a quello che fu il corpo militare. E' stato segretario regionale del sindacato Cisal-Fpc. Attualmente presta servizio come autista del 118 nella Asl di Lanciano-Vasto-Chieti.
"Oggi avendo una bimba di 6 anni immagino il cuore spaccato di quelle mamme e papa", dice riferendosi a San Giuliano. Quelle immagini stampate nella memoria pur avendo viste tante tragedie in servizio. Luciani non sta fermo un attimo: "Dedico la mia vita al prossimo non trascurando la mia famiglia". E non si "ferma" con il soccorso del 118 perché – ribadisce - è anche un confratello dell’Arciconfraternita Morte e Orazione di San Filippo Neri in città. 20 dic. 2020
Alessandro Di Matteo
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