Mascherine e green pass obbligatorio, più una marea di polemiche.
Il "Settembre lancianese" parte tra critiche e malumori. Al via oggi pomeriggio con la festa di Sant’Egidio, con le campanelle dell’amore dei maestri vasai e la fiera del giocattolo, che è stata spalmata su più strade, nel tentativo di evitare assembramenti.
Oltre che in Corso Trento e Trieste, le bancarelle saranno esposte in piazza Garibaldi, piazza Plebiscito e via del Frentani. Per l’accesso saranno necessari il green pass e la mascherina, per chi ha più di 6 anni. Manifesti, con le regole da seguire, sono stati apposti ovunque. E' "vietata qualsiasi forma di assembramento; è obbligatorio mantenere la distanza interpersonale di sicurezza di almeno un metro; gli espositori devono mettere a disposizione soluzioni disinfettanti; gli utenti devono disinfettarsi le mani prima di procedere agli acquisti in autonomia". Il provvedimento, che se violato costerà multe dai 400 a i mille euro, ha scatenato la bagarre tra i commercianti che lo ritengono illegale, contrario alle direttive europee e nazionali.
Ieri a mezzogiorno alcuni esercenti aderenti al cartello "Insieme una forza", oltre cento affiliati, si sono recati in Comune per contestare la ristrettezza. Ci saranno accessi limitati da transenne e new jersey e presidiati dalla Protezione civile. In fibrillazione anche il Commissariato di polizia, con responsabilità di ordine pubblico, e i carabinieri che a 24 ore dall’evento, che attira decine migliaia di curiosi, non avevano ancora nessuna contezza del piano organizzativo della fiera di Sant’Egidio con 125 bancarelle, poi comunicato dal presidente del Comitato feste, Maurizio Trevisan. Ma le lamentele incalzano. "Secondo il regolamento recepito ed emanato – dice Giuseppe D’Autilio, di "Insieme una forza" - non si evince come, avventori e clienti, soggetti ancora alle attuali normative anti covid, possano recarsi muniti di dispositivi Dpi nei negozi senza incorrere in sanzioni amministrative previste dal suddetto regolamento, pur nella legalità della loro azione e spostamento. La situazione economica ci impedisce di rinunciare ai clienti anche per un giorno. Portiamo all’attenzione dell’amministrazione la possibilità che il ripetersi di tali situazioni potrebbero continuare a danneggiare gravemente, durante le feste, attività produttive già in difficoltà. Necessari correttivi al regolamento per non discriminare le attività che possono lavorare senza green pass, né tanto meno i clienti. Questa estate – proseguono D’Autilio e colleghi – analoghe fiere, come a Vasto e Ortona, si sono svolte senza regole particolari, tranne le mascherine, e nessun Comune è intervenuto a regolamentare. A Lanciano sì, minacciando a campione controlli e sanzioni. Nessuna discriminazione può essere fatta. Il regolamento non dice... "fatto salvo l’accesso ai negozi ricadenti in zona evento". Gli indici economici di Lanciano sono molto preoccupanti, ma la politica parla solo di sindaci e assessori e non di programmi e problemi da risolvere".
Replica Patrizia Bomba, assessore al Commercio, che dice: "Avviso fatto secondo le norme nazionali e regionali su fiere e sagre. Varchi chiusi per la legge Gabrielli, ma la Protezione civile non è tenuta a chiedere green pass, ognuno va dove vuole. Per gli assembramenti saranno le forze dell’ordine a verificare le violazioni. C’è stata molta confusione, mi dispiace, e non capisco tutto questo allarmismo. Domani, 1° settembre, ore 13, sparo di mortaretti e batteria dalla Torre civica, le feste partono ufficialmente. 31 ago. 2021
Walter Berghella
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