Coronavirus. Abruzzo. Marsilio: 'Ecco come intervenire in caso di contagi nelle scuole'

Sono 565 i casi di Covid-19 registrati finora, nel mese di settembre, in Abruzzo. A luglio erano stati 98, mentre 401 in agosto. Trend in crescita, quindi, e l'attenzione, in questo momento, è puntata tutta sulle scuole che hanno appena riaperto. 

Così il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha firmato un'ordinanza apposita, la numero 89, che dispone, in caso "di riscontro di soggetti sintomatici all'interno di una classe, l’esecuzione immediata di tamponi agli stessi e ai contatti stretti - laddove ritenuto necessario - secondo le modalità previste dalle circolari ministeriali".

Ai tamponi, poi, andrà attribuito, nell’esecuzione e nella refertazione, "un codice di priorità 'rosso', "al fine di consentire la tempestiva e regolare ripresa delle attività scolastiche". Disposizioni, dice ancora il provvedimento, che "integrano le disposizioni (ordinanza numero 53 del 3 maggio 2020) già contenute nel documento tecnico che stabilisce le procedure per la gestione domiciliare di casi accertati o sospetti" di coronavirus.

L'obiettivo è di far scattare l'allarme in maniera rapida, anche se, come ha auspicato l'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, serve un preciso percorso pediatrico, ancora da creare. 

Nel frattempo continua la campagna di prevenzione attivata sul personale scolastico. Sono 16.763 i test sierologici eseguiti finora, nell'ambito dello screening nazionale per contenere il contagio. Nel dettaglio: nella Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila i test sono stati 3.248 (+365 rispetto alla settimana scorsa); nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti 4.901 (invariato); nella Asl di Pescara 4.221 (+942); nella Asl di Teramo 4.393 (+355). I test risultati positivi sono stati 118, così suddivisi: 32 territorio Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila (+2); 37 Asl Lanciano-Vasto-Chieti (invariato); 31 nella Asl di Pescara (+8) e 18 nella Asl di Teramo (-1 per una rettifica). Per tutti sono scattati i protocolli di sicurezza e la contestuale presa in carico da parte del sistema sanitario regionale.

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