Arriva il decreto di Natale: l'Italia sarà rossa per tutti i festivi e prefestivi fino alla Befana, con i negozi, i bar e i ristoranti chiusi e il divieto di uscire da casa se non per motivi di lavoro e salute.
Dopo giorni di discussioni, il Governo vara la nuova stretta "per evitare che i pranzi e le cene delle feste facciano da detonatore per una terza ondata di Covid-19 a gennaio e febbraio". "La situazione rimane complessa, il virus si lascia piegare ma non sconfiggere. Dobbiamo intervenire e vi assicuro che è una decisione non facile e sofferta", dice il premier Giuseppe Conte sottolineando come la stretta sia il frutto della "preoccupazione" degli scienziati per la risalita della curva. Le misure sono contenute in un decreto legge che il Consiglio dei ministri ha approvato dopo una lungo confronto all'interno del Governo e con le Regioni.
Alla fine dunque ha prevalso la linea dei rigoristi, quella rappresentata, fin dall'inizio dell'emergenza, dai ministri Roberto Speranza, Dario Franceschini e Francesco Boccia, ribadita anche oggi alle Regioni: "Questo è tra gli inverni più bui che il nostro Paese ricordi, restiamo uniti" ma le "misure restrittive hanno sempre avuto ragione". Sarà possibile, unica concessione, ospitare "due commensali non conviventi, oltre ai minori di 14 anni, che potranno spostarsi anche con i divieti per raggiungere nelle abitazioni private familiari e parenti più stretti". Ma potranno farlo "una sola volta al giorno" e "verso una sola abitazione", ovviamente nella stessa regione.
Nel provvedimento c'è anche la deroga per i piccoli comuni: durante le giornate in cui l'Italia sarà arancione ci si potrà spostare da quelli sotto i 5mila abitanti, ma ad una distanza massima di 30 chilometri e comunque non per andare nei capoluoghi di provincia. Con l'eccezione della Campania, se Vincenzo De Luca manterrà quanto promesso annunciando un'ordinanza per vietare comunque ogni spostamento.
Dalla vigilia di Natale l'Italia sarà dunque in zona rossa. E ci resterà fino al 27 e poi nuovamente dal 31 dicembre al 3 gennaio e dal 5 al 6 gennaio. Dieci giorni in tutto. Il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio il Paese sarà invece tutto in zona arancione: ci si potrà spostare liberamente all'interno dei comuni e i negozi saranno aperti. Per i bar e ristoranti se ne riparla invece il 7 gennaio. Prima di chiudere tutto, l'Italia sarà però quasi tutta gialla, almeno per un giorno: sabato scadono le ultime ordinanze di Speranza che tenevano Campania, Toscana, Valle d'Aosta e provincia di Bolzano in zona arancione e, dunque, da domenica anche in quei territori varranno le regole attualmente in vigore nel resto del Paese. Solo l'Abruzzo resterà arancione.
Da lunedì per tre giorni, nelle "zone gialle", saranno valide le misure per le zone gialle, ad eccezione della possibilità di spostarsi tra le regioni che sarà sospesa come previsto dal Dpcm del 3 dicembre. 19 dic. 2020
@RIPRODUZIONE VIETATA
Nella foto, di Alessandro Lanci, Piazza Plebiscito a Lanciano