Atessa. Contrada Saletti, dopo il no alla Di Nizio al via progetto di una piazza con parco giochi
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Dopo il no netto alla società Di Nizio, che da anni preme per la realizzazione, nella zona, di un impianto per la sterilizzazione di rifiuti sanitari, anche ospedalieri, infettivi, con annesso deposito di materiali pericolosi e non, il Comune di Atessa avvia un primo progetto di riqualificazione in contrada Saletti, che è il cuore della zona industriale della Val di Sangro.

L'annuncio è stato dato nel corso di un incontro con i residenti che si è svolto nei giorni scorsi e durante il quale sono stati trattati temi come ambiente, lavoro e sanità. Giuseppe Marcolongo, portavoce del comitato cittadino "Val di Sangro per la tutela del territorio", insieme con gli avvocati Andrea Filippini,  amministrativista con esperienza in Diritto dell’ambiente, e Francesco Paolo Febbo, legale con alle spalle anche battaglie per il territorio, ha ripercorso le fasi della telenovela Di Nizio, che va avanti da anni tra ricorsi e controricorsi, anche alla magistratura. L'ultimo ha visto il Tar Abruzzo respingere l'istanza della Di Nizio, che aveva chiesto ai giudici che venisse sospesa la decisione del Comitato regionale Via (Valutazione impatto ambientale) relativa alla bocciatura, avvenuta nello scorso gennaio, del progetto. "Qui - ha poi evidenziato Borrelli - da tempo convivono industrie di primissimo livello, con migliaia di addetti, e una comunità che vi è storicamente radicata. Unione possibile solo perché le aziende ben si integrano nei luoghi senza deturpare l’ambiente. Per questo - ha ribadito - ci siamo opposti, come amminsitrazione comunale, alla possibilità che si realizzino, in Val di Sangro, impianti come quello della cordata Di Nizio-Colasante, i cui piani vanno oltre la costruzione di un semplice sito di trattamento. L'idea, in realtà, è di creare una filiera dei rifiuti sanitari, dallo stoccaggio alla termodistruzione, convogliando da queste parti un quarto della produzione nazionale. Ma non è la vocazione di questo territorio". Che, invece, richiede attenzione. 

Ed è in questo contesto che si inserisce il progetto di riqualificazione e valorizzazione messo a punto e illustrato dal geometra Franco Iacobitti. Esso insiste su un'area situata tra la provinciale 119 e via Vienne. Ai 760 metri quadrati adesso adibiti a posteggio, si aggiungeranno altri 570 metri quadrati, ora incolti, dai quali sarà ricavata una piazza, di 360 metri quadrati, e un parco giochi, di 210 metri quadrati. L'intervento, di 150 mila euro, prevede il rifacimento dell'asfalto nel parcheggio già esistente, realizzazione di muretti e di una rampa per disabili, la pavimentazione con betonelle, rete fognante e di captazione delle acque meteoriche, recinzione con inferriata metallica, estensione dell'impianto di illuminazione, impianto di irrigazione, installazione di panchine e giochi per bimbi, piantumazione di alberi e spostamento dell'edicola sacra presente. 22 giu. 2021

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