Atessa. Le luci di Natale accendono... il dibattito politico. I commercianti: 'Noi le vogliamo'

Una parte della minoranza consiliare non le vuole. "Visto il periodo di emergenza sanitaria generata dal Covid-19, le risorse previste per le luminarie, siano destinate alle famiglie bisognose della città", afferma il gruppo di LiberAtessa. 

E, così, le lucette di Natale accendono il dibattito politico nella città sangrina. "Noi siamo decisamente a favore - fa sapere, in una nota inviata al Comune, l'associazione degli esercenti CommerciAte - perché oltre a creare il clima del Natale, invogliano ad uscire e anche a spendere soldi, nei limiti del possibile, nel nostro paese". Da tenere conto - viene aggiunto - "anche dell'annunciata riapertura" dopo "zona rossa" e lockdown.

A LiberAtessa replica, sul sito del Comune, anche la maggioranza consiliare che afferma: "La nostra amministrazione comunale è da sempre molto attenta" a quanti fanno fatica a tirare avanti, "e lo è ancor di più in questo periodo di pandemia... Abbiamo accresciuto del 40% la spesa sociale: a questo risultato contribuisce anche una parte cospicua dell'indennità del sindaco, devoluta a questo settore; è stato raddoppiato il supporto per gli indigenti e sono stati aumentati - eliminando ogni lista d'attesa - tutti i servizi e le prestazioni assistenziali".

"Alle somme previste dal bilancio - spiegano ancora dal Palazzo - si sono aggiunti", a seguito del coronavirus, "circa 155 mila euro erogati dallo Stato per la "solidarietà alimentare": la metà di questa cifra è stata spesa in primavera; l'altra metà sarà impiegata nei prossimi giorni. Le famiglie in difficoltà hanno, altresì, beneficiato di donazioni private da parte di singoli e di associazioni di volontariato. Le esigenze sono, naturalmente, tante (lo sappiamo tutti) ma lo sforzo del nostro Comune è massimo".

"Il Natale è un momento di festa, di gioia, di unione e di rigenerazione dello spirito ed è la tradizione più cara non solo agli italiani - scrive su Facebook il sindaco Giulio Borrelli -. Non pensiamo sia la scelta giusta non illuminare la città. Quelle luci, che sono un segno anche di speranza nel futuro, potranno certamente portare un piccolo contributo all'economia, tenuto conto che sono preannunciate minori restrizioni per le attività commerciali in occasione delle feste". Si starebbe anche lavorando alla creazione di una app per far spendere, sul territorio comunale, le somme stanziate per aiutare coloro che sono in difficoltà.

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