Bocciatura secca da parte dei sindaci di Lanciano e Vasto (Ch) per il bilancio consuntivo 2019 della Asl Lanciano-Vasto-Chieti approvato con una perdita di 15 milioni di euro e ribattezzata "gestione a 3" per il numero di direttori generali per i quali è passato: Pasquale Flacco per i primi tre mesi, Giulietta Capocasa che ha svolto il ruolo di facente funzioni fino a metà settembre, data in cui si è insediato Thomas Schael.
“L'Abruzzo non sarebbe una regione civile perché non fa collette per acquistare macchinari destinati alla sanità pubblica? Dopo i milioni di euro utilizzati per ospedali e strutture, solo per il "Renzetti" di Lanciano occorrono collette?": è furioso Mario Pupillo, sindaco di Lanciano, accusato, a suo dire, dal direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti "di fare poco sulla colletta che la Asl ha richiesto per acquistare la nuova Tac a Lanciano". Metodo che in "regioni civili", ha detto proprio così Schael in videoconferenza, "sarebbe una consuetudine". Non bastava "la questione scandalosa dei tamponi e le tante negligenze su cui il nostro Consiglio comunale è soffermato votando una mozione chiara nei confronti di Asl e Regione sugli investimenti infrastrutturali e sulle azioni di questi mesi", tuona ancora Pupillo.
"E' irricevibile una proposta simile (la colletta - ndr) - prosegue in una nota - da un manager di una Asl, che non è un'associazione di filantropia ma un'azienda pubblica chiamata a gestire la sanità. La carenza di anestesisti, di altri specialisti e infermieri, la sottrazione della direzione sanitaria, la vetustà di apparecchiatura e difetti strutturali non corretti fanno capire che il bilancio della gestione dello scorso anno è fallimentare non solo per Lanciano ma per tutta l'azienda: lo dimostrano i dati di tutti gli ospedali, la riduzione delle sedute operatorie, la fuga delle eccellenze, la mobilità passiva la sofferenza degli operatori sanitari costretti a turni insostenibili. Inoltre la vicenda dei tamponi è la conferma di una gestione pressapochista e incompetente. Anche l'aggiudicazione dell'intervento sul reparto di Ginecologia e Ostetricia del Renzetti, grazie ai fondi destinati dalla Giunta regionale di centrosinistra, tanto strombazzata dal direttore Schael, è restata per troppe settimane sul suo tavolo prima di essere finalmente avviata". Dunque per Pupillo "Il bilancio e l'approccio della Asl è davvero deludente su Lanciano e rispetto a selfie, comunicati, collette e sottrazioni, questa Asl troverà sempre un nostro voto negativo".
Si "aggancia" anche il sindaco di Vasto, Francesco Menna, che ha espresso parere negativo al bilancio. “Che non contiene - afferma - un minimo di investimenti per l’ospedale di Vasto. Ci sono stati due cedimenti del solaio, allagamenti, tubature rotte che hanno costretto la chiusura di Chirurgia, il trasferimento del Punto nascita e l’accorpamento di Geriatria, con perdita di posti letto, e l’assessore regionale Verì non si è degnata di venire a Vasto. La Dialisi è in sofferenza cronica e si paventa la privatizzazione. Non un euro di investimento per il territorio, non un euro per l’ospedale, non un euro per Vasto".
Alessandro Di Matteo
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