Lanciano. Baby gang e botte e minacce a minorenne: condannato 25enne

Adolescente, di 16 anni, minacciato, picchiato e rapinato da tre giovani. Dopo l’arresto a febbraio, ora partono i processi per due fratelli maggiorenni mentre il loro cugino G.P.G., di 15 anni, è invece sotto il giudizio del tribunale minorile dell’Aquila. Sono tutti difesi dall’avvocato Vincenzo Menicucci.

Si tratta di un’altra incredibile e dolorosa vicenda delle baby gang frentane. Ieri, dinanzi al gup Giovanni Nappi, Sante Guarnieri, 25 anni, è stato giudicato con rito abbreviato ed è stato condannato a un anno e 10 mesi di reclusione. Il pm Serena Rossi aveva chiesto una pena di 4 anni e 8 mesi. La posizione del fratello Kevin Guarnieri, di 23 anni, è stata stralciata e comparirà a processo nell’udienza del 16 maggio prossimo, dinanzi al tribunale collegiale.

Le accuse contro di loro sono quelle di concorso in estorsione, rapina, violenza privata e lesioni aggravate. Per diversi mesi, nel 2021, la vittima è stata minacciata affinché consegnasse loro soldi ogni qualvolta che si incontravano per strada. Una costante richiesta di denaro, fino a 10 euro la volta, che ha molto provato la parte lesa. Che, nonostante i timori, ha avuto il coraggio di denunciare i tre bulli alla polizia che, con la sezione anticrimine, ha indagato, fino al provvedimento cautelare emesso dal gip Massimo Canosa.

Il minorenne è stato più volte anche aggredito e picchiato, facendo poi ricorso alle cure del Pronto soccorso dell’ospedale "Renzetti" per ferite al volto e alla testa. All’ennesima richiesta di soldi, sempre supportata da atti intimidatori, la vittima ha opposto il proprio rifiuto, pur sopraffatto dai modi violenti degli indagati.

Quindi la denuncia e gli agenti che hanno ricostruito le particolari condizioni vissute dal sedicenne, che perduravano da quasi un anno, ed hanno proceduto all’identificazione degli autori dei reati. Vittima vessata approfittando della sua minore età e dal suo stato di sudditanza psicologica. Vittima affrontata a brutto muso anche all’interno e all’esterno del campo sportivo Di Meco, nel quartiere Santa Rita. "Che dobbiamo fare con te. Ti dobbiamo massacrare di botte, se non ritiri la denuncia e ci fai andare in galera... Appena usciamo ti uccidiamo".

Lanciano è da tempo sotto pressione per molti casi di violenza. 13 dic. 2022

WALTER BERGHELLA

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