GUARDA LE FOTO
Torino di Sangro (Ch) - Incidente mortale, intorno alle 18.00, in contrada Saletti a Torino di Sangro. A perdere la vita Umberto Lattanzio,  di 66 anni, di Serramonacesca (Pe). L'impatto è avvenuto all'incrocio tra la strada provinciale 119 e la provinciale 121, conosciuto dai residenti con il nome di bivio Mordini.

A scontrarsi un autoarticolato - guidato da un 45enne di Torre del Greco - che trasportava due furgoni Ducato, che proveniva dalla Sevel ed andava verso il mare, verso la statale 16, ed una Hyundai Getz, al cui interno viaggiavano la vittima, che era alla guida, e la moglie, di nazionalità russa, rimasta illesa. Lattanzio, stando ad una prima ricostruzione delle forze dell'ordine, non avrebbe rispettato il segnale di stop e, mentre girava per Paglieta, è stato travolto in pieno, al centro dell'incrocio, dal mezzo pesante. Qui, c'è da dirlo, per chi volta verso Paglieta la visuale è coperta da una semicurva strozzata.

Il malcapitato è morto subito: inutili i tentativi di soccorso. Le lesioni riportate gli sono state fatali. Il cadavere è stato trasportato all'obitorio di Torino di Sangro, mentre per l'autista dell'autocarro, che è stato portato in caserma, potrebbe scattare l'accusa di omicidio stradale. Lattanzio, da poco in pensione, era stato recentemente operato al cuore. Insieme alla moglie era stato a pranzo da parenti a Casoli, e si era fermato in Val di Sangro per delle compere. Al termine di una lunga e tranquilla giornata stava rientrando a casa.

Nello scontro è rimasta parzialmente coinvolta e danneggiata anche un'altra macchina, una Fiat Punto, parcheggiata proprio in prossimità dell'incrocio, dove c'è una casa. "Non ne possiamo più di tutti questi tir che arrivano o vanno in Sevel tramite questa via - dice Mario Mordini, che abita davanti all'incrocio e dal cui nome deriva il popolare nome del bivio -. E' una strada troppo stretta e piena di curve e non può essere lo sfogo per i mezzi pesanti. C'è la comodissima Fondovalle Sangro per raggiungere l'Adriatica, non capiamo proprio perché le bisarche della Sevel debbano passare per queste vie strette. Non è la prima volta che si creano situazioni di pericolo, e stavolta ci è scappato il morto. Bisogna prendere provvedimenti". Sul posto, oltre ai soccorritori del 118, i carabinieri di Torino di Sangro.

2 maggio '16

Foto di Andrea Franco Colacioppo
@RIPRODUZIONE VIETATA

Condividi l'Articolo

Articoli correlati